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Caccia al cinghiale: la regione Lazio firma il nuovo disciplinare

Un provvedimento che interviene dando un ulteriore strumento per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, specie cinghiale, a salvaguardia degli agricoltori e della sicurezza pubblica nel Lazio

Dopo le proteste degli agricoltori a luglio, la regione Lazio batte un colpo nell'azione di contenimento della fauna selvatica e in particolare dei cinghiali. È stato firmato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il decreto che disciplina la caccia al cinghiale in braccata e in girata nel territorio regionale. Obiettivo "è - si legge in una nota - raggiungere e mantenere sul territorio una presenza della specie compatibile con le esigenze di salvaguardia delle colture agricole e forestali, di sicurezza delle persone e di tutela della biodiversità".

Secondo la regione il "provvedimento interviene dando un ulteriore strumento per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, specie cinghiale, a salvaguardia degli agricoltori e della sicurezza pubblica nel Lazio".

La regione Lazio spiega che "il disciplinare è il prodotto di un intenso lavoro dell’assessorato all’Agricoltura con tutti i soggetti interessati dopo aver effettuato un giro di consultazione in tutte le province, ascoltando le esigenze di tutti e prendendo atto delle gravi problematiche legate alla proliferazione dei cinghiali".

Con il disciplinare approvato, gli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) dovranno procedere all’individuazione delle zone vocate per la caccia al cinghiale con i metodi della braccata e della girata da inviare la proposta all’Area Decentrata Agricoltura (ADA) competente per territorio, che provvederà alla valutazione e validazione delle stesse. Gli ATC potranno dividere il territorio vocato a tale caccia in Distretti di Gestione e disciplinarne il funzionamento.

Le squadre che intendono esercitare la caccia al cinghiale in braccata e in girata devono presentare domanda presso gli ATC e le zone verranno assegnate per l’intera stagione venatoria. Ogni cacciatore può iscriversi a una sola squadra operante sul territorio della regione Lazio, con possibilità di essere ospitato in altre squadre nei giorni in cui non esercita con la propria e con divieto di cacciare in altre forme nei giorni in cui partecipa alla battuta o in forma singola.

In via sperimentale e in considerazione della proliferazione della specie e dei danni che causa alle colture agricole e forestali, di sicurezza delle persone e di tutela della biodiversità, sarà possibile cacciare nelle zone bianche con gruppi che non superino le 5 persone che dovranno essere iscritte prima dell'inizio della battuta dal responsabile del gruppo su un apposito registro da ritirare in ATC.

Il nuovo disciplinare regionale prevede inoltre l’obbligo per gli ATC di stipulare protocolli con le ASL per il controllo della salubrità delle carni e con ditte specializzate per lo smaltimento delle carcasse.

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