Rifiuti, Zingaretti sbotta: “In tutta Italia i cittadini si sono rotti i coglioni di prendere la monnezza di Roma”
A San Basilio il governatore del Lazio ha ricordato i compiti della Regione e le mancanze del Comune: "La città è invasa da topi e cinghiali per i rifiuti non raccolti"
“I cittadini di tutta Italia si sono rotti i coglioni di prendere la monnezza di Roma”. Non ci ha girato troppo intorno il governatore del Lazio nello spiegare quale sia lo stato d’animo di chi vive al di fuori del territorio capitolino.
Il ruolo dei comuni e delle regioni
“Dalla Valle D’Aosta alla Sicilia, ovunque nella Repubblica la gestione dei rifiuti è dei comuni che hanno il dovere di gestire il ciclo dei rifiuti – ha premesso Nicola Zingaretti, a San Basilio per la presentazione di una nuova area verde in un complesso dell'Ater- Le regioni fanno la programmazione ed indicano ciò che i comuni devono fare. Noi sono due anni che diciamo che Roma deve dotarsi di un sito dove conferire dei rifiuti”.
Le proteste degli abitanti delle altre città
Invece, in assenza di impianti, gli scarti prodotti dai romani devono essere conferiti ad Albano Laziale. Tra le proteste del Sindaco e degli abitanti che, il prossimo fine settimana, hanno organizzato una duplice contestazione.“I cittadini di Viterbo, Frosinone, di Albano, dell'Emilia Romagna, dell'Abruzzo, della Puglia si sono rotti i coglioni di prendere la monnezza che Roma non riesce a mettere sul proprio territorio” ha dichiarato Zingaretti.
Le ordinanze firmate per salvare Roma
“C’è l’Unione europea che dice che vanno lavorati vicino a dove vanno prodotti. Ed il sottoscritto si prende la responsabilità, perché il comune non fa il proprio dovere, di firmare delle ordinanze con cui obbligo le discariche viterbesi o della ciociaria, di ospitare la monnezza che Roma ed il comune non riesce a collocare”. Un onere che il governatore del Lazio, eletto con i voti di tutte le città della regione, si prende “per salvare i quartieri della Capitale”.
I sorci e le tasse più alte d'Italia
Le strade di Roma restano intanto invase dai rifiuti. Anzi, “ci sono sorci così ed i cinghiali perché questa città non riesce ad essere più pulita e questa è una vergogna”ha rimarcato Zingaretti. E questo avviene nonostante i romani paghino “all’Ama, una società che è praticamente fallita” la tassa sui rifiuti “più alta d’Italia”. Paradossalmente per avere le strade piene di “monnezza” e gli abitanti delle altre città, da Viterbo ad Albano Laziale, costretti ad accogliere i rifiuti della Capitale.
La replica del Campidoglio
“Assistiamo, ancora una volta, increduli, alle dichiarazioni del Presidente della Regione Lazio che, a proposito delle discariche, spiega che sono i Comuni a dover gestire il ciclo dei rifiuti e che, quindi, Roma Capitale non avrebbe fatto il proprio dovere. Una tesi che potrebbe essere fondata se ogni Comune, se ogni provincia avesse i propri impianti ed una propria discarica. Oggi tutti i Comuni del Lazio, conferiscono nella discarica di Viterbo: un problema che non riguarda soltanto la città di Roma ma l’intero territorio regionale" ha obiettato l'assessora capitolina ai rifiuti Katia Ziantoni.
“L’assenza di una rete impiantistica adeguata, infatti, sta causando criticità ovunque nel Lazio, non solo a Roma e a dirlo sono le foto di cassonetti pieni ad esempio Latina, ad Anzio, a Ponza, ma la lista è lunga. Eppure, il concetto di ‘prossimità’ secondo Zingaretti dovrebbe applicarsi soltanto a Roma. Una città, la nostra, che al suo interno tratta già i rifiuti di 52 Comuni del Lazio, nell’impianto gestito da Porcarelli in via di Rocca Cencia. Nel frattempo, spalleggiato dal candidato sindaco Roberto Gualtieri e da tutto il Partito Democratico - ha rimarcato Ziantoni - Zingaretti vorrebbe riaprire il sito di Monte Carnevale, gestito dalla Mad di Valter Lozza, imprenditore arrestato insieme alla dirigente regionale del ciclo dei rifiuti Flaminia Tosini, per aver ‘fatto pressione’ proprio per l’indicazione di quell’impianto come discarica di Roma. Questi sono i programmi del futuro candidato Sindaco del PD per Roma. Ad essere stanchi sono soprattutto ai cittadini romani che subiscono le conseguenze di una campagna elettorale senza scrupoli ai danni della Capitale e dei soliti territori".
A Ziantoni replica l'assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani: "La dichiarazione dell’assessore al Comune di Roma Ziantoni per cui il Presidente Zingaretti “vorrebbe riaprire il sito di Monte Carnevale” è l’ennesima affermazione totalmente priva di fondamento che conferma il totale grado di confusione che caratterizza l’amministrazione capitolina. Anche perché nel dicembre 2019 fu proprio il Comune di Roma ad indicare Monte Carnevale come discarica della città. L’assessore smetta di dire bugie ai romani e si impegni per pulire la citta".