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Rifiuti, il tempo è scaduto. Zingaretti: “Faremo le nostre valutazioni”

Il governatore del Lazio ha chiesto di valutare l’attuazione, da parte del Comune, dell’ordinanza sui rifiuti. Zingaretti: “L’obiettivo primario è toglierli dalle strade”

Il tempo è scaduto. I termini fissati dall’ordinanza sui rifiuti si sono chiusi nella serata dell’11 dicembre. Per la Regione Lazio è arrivato il momento di prendere una decisione. Se la strada indicata con l’atto che il presidente Zingaretti ha firmato il 27 novembre, potrebbe scattare il commissariamento.

Le verifiche in corso

La scelta non è automatica. Nel corso delle ultime ore il governatore del Lazio si è sforzato di ripeterlo. E lo ha ribadito anche nel pomeriggio del 12 dicembre. A margine della conferenza stampa sui 100 anni della Garbatella, Zingaretti ha fatto sapere di aver scritto alla Direzione regionale “per chiedere lo stato di attuazione dell'ordinanza sui rifiuti”.

Togliere i rifiuti dalle strade

Il ricorso ad un commissario resta una possibilità concreta. Ma il numero uno della Regione non ha ancora preso una decisione. “Dobbiamo sapere quanto di quell'ordinanza, che dava delle disposizioni all'amministrazione comunale, è stato rispettato – ha chiarito Zingaretti – Sulla base della relazione faremo le nostre valutazioni. Mi auguro che si vada presto verso soluzioni definitive per togliere i rifiuti dalle strade di Roma. Questo deve essere l'obiettivo primario e urgente che ci diamo tutti".

I siti indicati nell'ordinanza

I Dipartimenti del Comune, della Regione e della Città Metropolitana hanno indicato sette siti, nell’ambito del comune capitolino, all’interno dei quali realizzare una discarica. Il primo è quello di Falcognana. Già nel 2013 l’impianto, situato a meno di tre chilometri dal Santuario del Divino Amore, era stato indicato dall’allora commissario come il più adatto ad ospitare la discarica. Allora come oggi cittadini, comitati e rappresentanti istituzionali si sono espressi contro quell’opzione. Ed anche nel pomeriggio del 12 dicembre, nel Municipio IX, si è svolto un consiglio straordinario sul tema. Altri siti si trovano nel perimetro dello stesso municipio, amministrato da una maggioranza grillina. Tre invece ricardono nella Valle Galeria, il territorio che ha ospitato per 30 anni la discarica di Malagrotta, ed uno in XIV.

La posizione del Campidoglio

L’Aula Giulio Cesare, martedì 10 dicembre,  ha intanto chiesto alla sindaca “di dichiarare la disponibilità di Roma Capitale a realizzare nel proprio territorio gli impianti di trattamento e/o smaltimento, che si rendessero necessari, esclusivamente a seguito dell'approvazione del nuovo Piano rifiuti della Regione Lazio". Contestualmente il documento approvato, non senza divisioni interne alle maggioranza, suggerisce alla sindaca di “Valutare se impugnare al Tar l’ordinanza della Regione Lazio”. 

Il tempo delle decisioni

Al momento quindi tutto tace. Regna una situazione di apparente calma. Ma il tempo stringe visto che l’impianto di Colleferro, il 15 gennaio, chiude definitivamente. Nella cittadina ciocaria la Capitale portava 1100  tonnellate al giorno. E poiché è impensabile che entro un mese venga individuata e resa operativa una discarica a Roma, occorre percorrere anche altre strade. Come quelle che portano agli impianti situati nelle altre regioni, dalle Marche all'Abruzzo. In questo quadro, ancora da definire, spicca con chiarezza un elemento:  il tempo delle decisioni è ormai arrivato.

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