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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nessuno vuole i rifiuti di Roma: da Falcognana a Riano territori "pronti alle barricate"

Il sito per la discarica ancora non è stato indicato, ma a Roma e provincia è già pioggia di 'No'. E tra 45 giorni Colleferro sarà chiusa

Il sito per la discarica in cui destinare i rifiuti di Roma ancora non è stato indicato: il Comune, come da ordinanza della Regione Lazio, dovrà farlo in tempi strettissimi per non scivolare nell'emergenza e incorrere nel commissariamento, ma nei territori è già protesta

Nessuno vuole i rifiuti di Roma 

Nessuno nè a Roma, nè tantomeno in provincia, vuole i rifiuti della Capitale che però, con la chiusura definitiva della discarica di Colleferro fissata per 15 gennaio 2020, "termine non ulteriormente prorogabile", necessita di una discarica di servizio o di un sito di stoccaggio per dirlo nelle parole del ministro Sergio Costa. 

Da Falcognana a Riano: è 'No' alla discarica di Roma 

Ma da Falcogna a Riano, passando per Civitavecchia e Valle del Sacco è già tempo di "barricate". No ai rifiuti di Roma, nè ora nè mai. E' la linea di tutti. Prima le rimostranze di Civitavecchia contro la decisione della Sindaca di Roma, Virginia Raggi, di portare in quella discarica mille tonnellate al dì in più per sopperire alla temporanea chiusura di Colleferro, dove la magistratura sta indagando dopo la morte di un operaio. 

Emergenza rifiuti: tutto quello che Raggi doveva fare e non ha fatto

Discarica di Colleferro prorogata: protesta la Valle del Sacco

"Non accetteremo in nessun caso che si possa andare oltre il 15 gennaio" - fa sapere Pierluigi Sanna, sindaco di Colleferro che per sabato 30 novembre ha convocato gli altri primi cittadini dei comuni della Valle del Sacco per una riunione "in cui discutere come affrontare questi 45 giorni tenendo il punto".

Non escluso un flash mob di protesta davanti all'impianto di Colle Fagiolara dove per metà gennaio è già prevista la "festa" di addio: "A chiudere quella discarica saranno gli studenti e tutti gli abitanti della Valle del Sacco, come fu per gli inceneritori". 

Non un giorno oltre dunque, come invece avrebbe voluto la Sindaca Raggi. "Non vogliamo nuove discariche nella nostra città dopo che per 60 anni Roma ha sopportato il sito di Malagrotta, il più grande d'Europa, e visto che ne esistono già altre attive e capienti nel territorio del Lazio" - ha detto la Sindaca nel blitz in Regione. L'idea di Raggi è quella di mantenere operativa Colleferro nel 2020, perchè "autorizzata fino al 2022 e ancora capiente". 

No alla discarica di Falcognana: "A rischio tenuta amministrazione"

Da chi "ha già dato", a chi teme di essere il prossimo. La discarica di Roma fa paura. Per questo protestano sia a Falcognana che a Quadro Alto, a Riano. 

L'ipotesi di una discarica a Falcognana, dove c'è già il sito di Ecofer, era riemersa dopo l'incontro tra Comune e Regione, nel vertice della Sindaca Raggi con i presidenti dei municipi. Prima dell'ordinanza. Idea respinta con il minisindaco del IX Municipio, Dario D'Innocenti, a "non garantire la tenuta" della sua amministrazione nel caso del sito di stoccaggio rifiuti sull'Ardeatina.

"Falcognana non è adatta ad ospitare una discarica per i rifiuti urbani di Roma"- ha detto ai microfoni di RomaToday. Non sarà però alla protesta indetta da residenti e Comitati: Falcognana tornerà in piazza, davanti alla Ecofer, sabato 30 novembre.

"Dopo il 2013 tornano su Falcognana per portarci i rifiuti di tutta Roma. O noi, o loro. Falcognana non si piega" - si legge sui manifesti. "Sabato mattina tutti a Falcognana, è in gioco il futuro dei nostri figli". 

Quadro Alto e l'incubo discarica dal 2012

Dall'Ardeatina alla Tiberina, sul versante opposto della città. Anche Quadro Alto dice 'No' alla discarica: anzi lo ribadisce dopo la mobilitazione del 2012.

"Il Partito Democratico di Riano ribadisce con fermezza e determinazione tutta la propria contrarietà a questa ipotesi scellerata” - hanno dichiarato i Consiglieri Pd del Comune di Riano, Luca Abbruzzetti, Luigi Poeta e Maria Cristina Mazza, ricordando come l'idea di una discarica a Quadro Alto sia già stata rigettata dalle autorità competenti sette anni fa. 

“Il sito è stato già dichiarato inidoneo per evidenti e documentate motivazioni, certificate tra l’altro dall’allora Commissario Giuseppe Pecoraro. Riportarlo in auge adesso è una presa in giro bella e buona per una popolazione come la nostra oramai esausta, stanca di vedersi trattare, a ogni piè sospinto, come un tappetino utile a coprire spazzatura. Quadro Alto è per noi - ha detto Massimiliano Venditti, presidente dell’associazione Presidio Riano No Discarica - un capitolo chiuso e sepolto. Ritirare fuori un progetto dichiarato negativo nove anni fa sarebbe oltremodo intollerabile per un territorio come il nostro che sta davvero allo stremo e che non ne può più di questo clima di sospensione e di terrore. Pretendiamo rispetto e esigiamo tranquillità". 

Lo spettro della discarica a Pian dell'Olmo

Nella stessa area, proprio tra il Municipio XV di Roma e il comune di Riano, nonostante i pareri negativi di quasi la totalità degli enti preposti ad esprimersi, aleggia ancora lo spettro di una discarica a Pian dell'Olmo.

E' qui che la Torre di Procoio srl vorrebbe realizzare un invaso nel quale smaltire 700mila metri cubi di scarti del trattamento dei rifiuti indifferenziati di Roma. Dalla Regione a Roma Capitale, Comune di Riano e limitrofi cion pure il Municipio XV, tutti contrari: ma la definitiva parola "fine" ancora non è stata scritta. 

"Oggi come allora siamo pronti alle barricate" - il grido che si leva da Riano, così come a Falcognana e nei dintorni della Capitale. Nessuno vuole i rifiuti di Roma. 

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