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Discarica Pian dell'Olmo, dalla Regione parere negativo: "Localizzazione inopportuna"

Dalla direzione regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale il dissenso alla realizzazione dell'invaso. Il presidio dei cittadini: "Si archivi procedimento"

La Regione Lazio boccia la discarica di Pian dell'Olmo. La direzione regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica della Pisana ha espresso il proprio dissenso alla realizzazione di una "piattaforma per lo smaltimento definitivo dei residui prodotti dal processo dell’end of waste" in una delle cave di tufo dismesse lungo la via Tiberina, al confine con il Comune di Riano. 

La discarica di Pian dell'Olmo: il progetto 

Dopo i no di Roma Capitale e Città Metropolitana sul tavolo della conferenza dei servizi arriva uno stop che, salvo clamorose sorprese, rappresenta la pietra tombale sul progetto della Torre di Procoio srl

La società avrebbe infatti voluto realizzare a Pian dell'Olmo un invaso nel quale smaltire 700mila metri cubi di scarti del trattamento dei rifiuti indifferenziati di Roma. Quei residui che la Capitale porta in altre regioni. 

Ma il progetto, contrastato dal Campidoglio, dai sindaci dei Comuni limitrofi e anche dal Municipio XV, ha incassato un altro parere negativo

Dalla Regione il No alla discarica di Pian dell'Olmo

Un dissenso espresso "per inammissibilità paesaggistica, non risultando allo stato procedibile la deroga paesaggistica" - si legge nel parere protocollato nel registro ufficiale della Regione Lazio. 

"Conseguentemente esprime in modo negativo la propria valutazione in materia di impatto ambientale, non rilevando sufficiente dimostrazione che il progetto presentato possa essere considerato tra i progetti di conservazione, recupero, gestione e valorizzazione del paesaggio regionale in un ambito nel quale - prosegue il parere - dovrebbero essere derogate le prescrizioni e gli indirizzi alla pianificazione derivanti dalla parte non prescrittiva della disciplina di tutela paesaggistica del PTPR (Piano Territoriale Paesistico Regionale), elemento ambientale di competenza regionale oltre che del Mibact primariamente competente in materia di tutela". 

Discarica Pian dell'Olmo: "Localizzazione inpportuna"

Motivi ostativi che per i tecnici della Regione derivano sia da disposizioni normative sia da valutazioni discrezionali finalizzate alla migliore tutela dell'interesse pubblico: "Le valutazioni discrezionali finalizzate alla migliore tutela dell'interesse pubblico - scrivono - non appaiono superabili a causa della inopportuna localizzazione di un impianto così ampiamente perimetrato in un contesto di pregio paesaggistico e ambientale che il PTPR adottato, ancorchè in modo non prescrittivo, segnala come ambito prioritario per i progetti di conservazione, recupero, gestione e valorizzazione del paesaggio". Una caratteristica, secondo i tecnici, "non rinvenibile nel progetto presentato".

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Un 'No' netto con il funzionario e il dirigente firmatari del documento a dare alcune prescrizioni in caso di "eventuale riconsiderazione dei motivi ostativi per mancanza di conformità alle disposizioni normative paesaggistiche" che potrebbe arrivare solo in seguito al parere preventivo e vincolante del Mibact "ai fini della eventuale autorizzazione in deroga alle disposizioni del Ptp e del Ptpr adottato". 

"Al fine di limitare sia le aree da sottoporre a variante urbanistica che da sottoporre eventualmente all'applicazione delle deroghe paesaggistiche, si ritiene che l'area di progetto - si legge nel documento della Regione - venga ridimensionata in maniera proporzionata alle aree strettamente necessarie alla realizzazione della discarica ed alle opere accessorie e non necessariamente come stabilito dal 'confine dell'impianto', che nel progetto viene indicato coincidente con la ben piu' ampia proprietà fondiaria del proponente". 

La reazione del presidio 'Riano No discarica'

Un parere negativo che fa ben sperare il presidio 'Riano No discarica': il gruppo dei cittadini in lotta contro l'invaso destinato ai rifiuti da un decennio, dalla prima ipotesi di discarica a Quadro Alto. 

"Il documento è un altro passo in avanti. Alla luce di questo e di altri pareri negativi ora attendiamo la determinazione di chiusura del procedimento della Conferenza dei Servizi, convocata in prima istanza il 24 giugno scorso e mai più riconvocata. Urge l'archiviazione del procedimento come tassello ultimo e finale di questa vicenda che ci ha visto ancora una volta nell'occhio del ciclone. Siamo sulla strada giusta. La lotta - fanno sapere dal presidio - continua". 

Il Pd: "Quel territorio non può ospitare discarica"

“Un atto tecnico importantissimo soprattutto per i cittadini di Riano e di tutta la Valle del Tevere che possono finalmente tirare un grosso respiro di sollievo in vista della prossima Conferenza dei Servizi. Un atto inoltre che sottolinea e rilancia ciò che i cittadini di Riano e dei comuni limitrofi sostengono da anni: ossia che quella frazione di territorio, per tutti i vincoli evidenziati, non può ospitare un impianto di smaltimento rifiuti ma, piuttosto - ha scritto in una nota il consigliere regionale del Lazio, Emiliano Minnucci - necessita di una seria riqualificazione ambientale a favore della crescita e dello sviluppo di tutta l’area metropolitana". 


 

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