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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Magliano Romano

Discarica a Magliano Romano, contro l'arrivo dei rifiuti di Roma il sindaco non molla: "Intollerabile"

Il primo cittadino si appella a tutte le forze politiche per bloccare la riclassificazione della discarica che permetterà il trasferimento del tal quale di Roma

"Non può essere tollerabile che con estrema superficialità e in palese disapplicazione delle norme di riferimento si voglia trasformare una discarica di inerti in discarica di non pericolosi. Mi auguro che il Consiglio regionale venga investito quanto prima, in modo serio, di questa problematica". Non si placa la protesta a Magliano Romano. Il sindaco Francesco Mancini prosegue la sua lotta contro la trasformazione dall'invaso da impianto per rifiuti inerti a impianto di smaltimento di rifiuti urbani, provenienti anche dalla Capitale.  

"Mi appello a tutte le forze politiche in maniera trasversale affinché diano supporto ai sindaci di questo territorio promuovendo celermente interventi, anche normativi, che facciano definitivamente chiarezza senza lasciare più spazio ad interpretazioni ambigue e strumentali sul tema delle riclassificazioni" dichiara Mancini, appoggiato dai consiglieri regionali della Lega. 

"Abbiamo presentato in consiglio regionale un emendamento, trasformato poi in ordine del giorno che andrà discusso in Aula, auspicando che l'odg possa essere condiviso dai consiglieri di tutti gli schieramenti, in modo trasversale" spiega il consigliere della regione Lazio della Lega, Daniele Giannini. "L'obiettivo è proprio quello di evitare scelte che possano generare problemi e disagi su un'area, che rappresenta uno dei gioielli dell'agro romano". Schierato a difesa del territorio anche il deputato leghista Claudio Durigon: "Roma non ha chiuso il ciclo dei rifiuti, non si è trovata una alternativa a Malagrotta, sono stati spesi milioni di euro in revamping di impianti poi chiusi e i territori devono fronteggiare una emergenza continua. A pagare lo scotto di incapacità e immobilismo sono ancora una volta i cittadini". 

La battaglia contro la discarica

Al centro delle proteste l'invaso di 890mila metri cubi di proprietà della società Idea 4, partecipata anche da Acea, oggetto di una Conferenza dei servizi in piedi da sette anni, rimasta dormiente per diverso tempo e ora riaperta con un'accelerata che ha fatto tornare i cittadini del territorio sulle barricate, generando il sospetto che la cava serva a stretto giro per risolvere i problemi della Capitale. L'unico parere positivo arrivato per ora è quello dell'Area rifiuti regionale. Contraria la Asl. Decine di associazioni insieme al sindaco Mancini contrastano il progetto, opponendo motivazione tecniche e normative di importanza cruciale: la discarica si trova in un'area soggetta a fattori escludenti di tutela integrale. In altre parole, si trova troppo vicino, a circa 800 metri da siti sensibili, in particolare una scuola, secondo le distanze messe nero su bianco dal Piano rifiuti regionale del 2020. 

La questione della discarica di Magliano Romano è oggetto di attenzione anche da parte del Parlamento europeo. La raccolta firme dell'Associazione ecologica monti Sabatini, comitato che da anni si batte per scongiurare l'arrivo di rifiuti urbani speciali (anche da Roma) nella cava, già attiva ma solo per gli inerti, verrà infatti vagliata dalla Commissione petizioni dell'Eurocamera. 

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