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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Discarica Falcognana, da Bray un duro colpo a Sottile: "Il Mibac deve dire la sua"

Il ministro ha sottolineato i vincoli pendenti sul sito che sorge sull'Ardeatina: se il progetto non rispetta il paesaggio la "realizzazione della discarica non è consentita"

Un nuovo colpo di scena potrebbe cambiare le carte in tavola per la vicenda dei rifiuti romana. Il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Massimo Bray, rispondendo all'interpellanza del capogruppo Pdl alla Camera, Renato Brunetta, ha definito l'area di Falcognana, scelta dal commissario straordinario per ospitare la nuova discarica di Roma, “di notevole interesse pubblico”. Uno stop significativo che però sembra non escludere del tutto la possibilità che il progetto venga portato a compimento. 

Bray nel suo intervento ha ricordato i vincoli che dal gennaio del 2010 pendono su quella fetta di campagna definita “paesaggio agrario di rilevante valore”. Un'affermazione importante per i cittadini del Presidio No Discarica Divino Amore che da tempo si battono per bloccarne la realizzazione ma che non chiude del tutto le porte alla possibilità di trasformare il sito per rifiuti pericolosi gestito dalla Ecofer in una discarica per scarti urbani. 

Il ministro ha infatti spiegato che, vista la classificazione paesaggistica del sito scelto, vanno rispettati “una serie di vincoli con riferimento al recupero e ampliamento di discariche già esistenti”. Vincoli su cui non si può soprassedere ma che non impediscono “la possibilità di procedere ad interventi modificativi di recupero delle stesse”. Specifica il ministro: “Solo previa valutazione di compatibilità con i valori riconosciuti del paesaggio agrario e subordinatamente alla realizzazione di misure e opere di miglioramento della qualità paesaggistica del contesto”. Se così non fosse “la realizzazione di nuove discariche non è consentita". 

Secondo quanto si apprende, ad essere determinante, il fatto che la discarica in questione è stata autorizzata prima del 25 gennaio 2010 quando è entrato in vigore il vincolo paesaggistico. Spiega Bray: “La dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area esclude qualsiasi intervento modificativo in relazione alla discarica in essere, a meno che risulti legittimamente autorizzata precedentemente al 25 gennaio 2010”. Bray rimanda quindi a ulteriori verifiche: “Al fine di assicurare il rispetto del paesaggio agrario, ogni opera modificativa deve essere sottoposta alla preventiva prova di compatibilità paesaggistica, alla stregua di tutti i criteri definiti nel vincolo 2010".

I deputati democratici hanno letto l'intervento come un via libera al progetto della discarica di Falcognana. Il deputato Pd Marco Miccoli, esponente del partito romano ha affermato: “Il Ministro Bray è stato chiarissimo: il sito di Falcognana, essendo operativo già dal 2010, può legittimamente continuare a funzionare soprattutto se otterrà non più rifiuti pericolosi bensì scarti di lavorazione inerti dei rifiuti solidi urbani. Si tratta di un altro smacco per Brunetta e per le sue crociate a difesa del villone con piscina sull'Ardeatina, e allo stesso tempo l'ennesima certificazione del buon lavoro svolto dal Prefetto Sottile, dal Ministro Orlando, dal Presidente Zingaretti e dal Sindaco Marino”. 

Immediata la risposta dei cittadini del Presidio: "L'ultima uscita di Miccoli dimostra nella migliore delle ipotesi persino l'incapacità a comprendere il senso del comunicato del ministro Bray, che non ha dato il via libera alla discarica del Divino Amore, bensì ha chiesto ulteriori verifiche. Miccoli dimostra ancora una volta il totale asservimento alla dispotica volontà del governatore del lazio Nicola Zingaretti. Il presdio conclude esprimendo il più grande sconcerto per questo deputato, il cui livello è davvero motivo di discredito per tutta l'istituzione parlamentare". 

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