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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Rifiuti a Cupinoro, il sindaco di Bracciano: "Non saremo la discarica di Roma"

Il sindaco Giuliano Sala all'agenzia Dire spiega l'iter che ha portato al provvedimento. Sottile spiega: "E' una soluzione che si affianca a quelle già in essere"

E a sorpresa spuntò Cupinoro. Una "discarica assolutamente provvisoria" come la definisce il sindaco che però è spuntata dal nulla, sollevando già le prime polemiche. Il supercommissario Sottile ha dovuto immediatamente spiegare il senso di quel documento cominciato a circolare questo pomeriggio e rilanciato anche da RomaToday.

IL PREFETTO SOTTILE - Sottile ha spiegato che "è una soluzione che si affianca a quelle già in essere. Anche se la maggior parte dei rifiuti andranno fuori dal Lazio, tutto è utile e tutto concorre a risolvere il problema, anche ai fini economici". Per quanto riguarda i tempi Sottile ha risposto: "ci sono i tempi tecnici". Ad oggi a quanto si apprende dall'Ama, i rifiuti trattati negli impianti della municipalizzata non partono in direzione Cupinoro. Il documento è stato divulgato tra gli altri dal Movimento 5 Stelle del Consiglio regionale del Lazio. Tra le premesse si legge che, "con avviso di asta pubblica del 9 settembre 2013, la Bracciano Ambiente Spa ha messo in vendita spazi di conferimento per 20.000 tonnellate, fino al 31.12.2013, presso la discarica sita in Bracciano, località Cupinoro, via Settevene Palo km 6.500,00, indicando il prezzo a base d'asta di 60 euro/t. oltre oneri ivi indicati".

POLEMICA IN REGIONE - La velocità con  la quale si è diffuso il documento a firma sottile ha travolto anche la Regione Lazio, costretta a rispondere immediatamente alle accuse piovute in particolare dal Movimento Cinque Stelle: "Le polemiche pretestuose di alcuni consiglieri dell'opposizione nei confronti dell'assessore Civita sono fuori luogo e non trovano alcuna ragione d'essere. Come ricordano il commissario Sottile e il sindaco di Bracciano, la Bracciano Ambiente Spa, che gestisce la discarica pubblica di Cupinoro, ha pubblicato il 9 settembre - si legge nella nota - un primo avviso di asta pubblica, andato deserto, per vendere alcuni spazi ancora disponibili presso il sito di Bracciano, così come già previsto dalle vecchie autorizzazioni. Il Commissario Sottile, venuto a conoscenza di un secondo bando pubblicato sui quotidiani locali con scadenza al 4 di ottobre, ha 'comprato' quello spazio in rapporto diretto con la Bracciano Ambiente Spa". "La Regione Lazio, quindi, non è stata chiamata ad esprimere alcun parere in merito alla vicenda - conclude la nota - perché si è trattato di una decisione autonoma della Bracciano Ambiente Spa alla quale ha aderito il Commissario Sottile".

IL SINDACO DI BRACCIANO - I cittadini di Bracciano sono stati invece tranquillizzati dal sindaco Giuliano Sala che alla Dire spiega: "Bracciano non sarà assolutamente la discarica di Roma: c'era un bando ed è stato rispettato un discorso isituzionale, non c'è alcuna vendita della Bracciano Ambiente nè di terreni. Una volta finita la volumetria a disposizione fine, stop, discorso chiuso".

Sala ha poi spiegato "che per tutte le delucidazioni del caso è prevista una conferenza stampa per il 16 ottobre". Sala spiega alla Dire tutto l'iter che ha portato all''ordinanza prefettizia: "Il Comune, o meglio il Cda di Bracciano Ambiente, ha fatto un avviso di asta pubblica mettendo in vendita spazi di conferimento di rifiuti trattati per 20 mila tonnellate, fino al 31 dicembre 2013, presso la discarica di Bracciano, a Cupinoro. Il primo bando è andato deserto, il secondo scadeva il 4 ottobre: il commissario Sottile evidentemente ha visto l'avviso, si è "comprato" quello spazio e ha fatto un decreto per utilizzarlo".

E, ci tiene a precisare il primo cittadino della cittadina lacustre, non ci sarà alcun danno o rischio per l'ambiente o per i cittadini, perchè "potranno essere conferiti solo scarti contrassegnati con il codice Cer 19-12-12, ovvero trattati nei tmb e rigenerati, quindi inerti, meno dannosi del tal quale conferito nell'impianto e nel rispetto delle norme". Sì, perchè  "abbiamo un'Aia del 28 maggio 2007 che permette l'ingresso a Cupinoro dei rifiuti tal quale dei 25 comuni del bacino e di rifiuti trattati dall'esterno della zona".

E sulla "qualità" del rifiuto in arrivo dalla Capitale, un'assicurazione arriva dal fatto che "ogni camion che arriverà potrà entrare nell'impianto e conferire solo se munito delle analisi chimiche che attestano che si tratti di rifiuto caratterizzato". Senza contare i benefici economici, perchè, ha sottolineato Sala, "la Bracciano Ambiente guadagnerà i soldi del bando". Il che vuol dire che, oneri esclusi, essendo stabilita a 60 euro a tonnellata - pari alla base d'asta - l'inennità che il soggetto conferente è tenuto a versare alla municipalizzata, all'esaurimento delle 20 mila tonnellate previste il Comune intascherà un totale di un milione e 200 mila euro. E finita la volumetria a disposizione, ha ribadito il primo cittadino, "il discorso sarà chiuso".

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