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Post Malagrotta: Alemanno e La Russa scelgono Allumiere

Il sindaco a dicembre ha firmato con il ministero della Difesa un protocollo d'intesa per ottenere il terreno dove realizzarla: il poligono militare "la Farnesiana", nel comune di Allumiere

Dicembre scorso è stato un mese “caldo” per quanto riguarda la questione del post Malagrotta, ovvero un nuovo sito da scegliere per realizzare la nuova discarica di Roma. In quel mese, oltre alle proteste dei comuni indicati dal comune capitolino che già da tempo aleggiavano su Allumiere e Riano, la gestione del post Malagrotta passò dalle competenze della giunta Alemanno a quelle della Regione Lazio. Ora però si delinea una nuova pagina in questa già intricata storia: il sito alternativo a Malagrotta sarebbe stato deciso dal comune già da tempo, decisione presa siglando un protocollo con il ministero della Difesa per ottenere l'area:  il poligono militare "la Farnesiana", nel comune di Allumiere.

Questa la grande novità del post Malagrotta emersa oggi dalle pagine di La Repubblica, secondo cui il documento sarebbe stato siglato il 13 dicembre 2011 e conterrebbe la firma di Gianni Alemanno e del Ministro della Difesa Ignazio La Russa. Il protocollo firmato però non tiene conto della contrarietà della provincia di Roma che vorrebbe la discarica fuori dal suo territorio e dei residenti che si troverebbero con una discarica “in casa”. Ad Allumiere quindi dovrebbe sorgere il nuovo grande contenitore dei rifiuti della capitale, una discarica con un impianto per realizzare il combustibile dei rifiuti e tutto il ciclo di trasformazione dei rifiuti.
Ulteriore elemento di sorpresa, oltre a questo protocollo che mette a disposizione quest'area, è la scelta dell'area stessa: ovvero una zona sottoposta a vincolo. Come riporta Repubblica, il protocollo lo riconosce chiaramente. "Il bene demaniale - recita il documento - è inserito in un contesto paesaggistico caratterizzato da vincoli ambientali, essendo in parte inserito nella zona di Protezione speciale di cui alla direttiva comunitaria 79/409/Cee "Uccelli" (sostituita dalla direttiva 147/2009/Cee) recepita ed attuata dalla Regione Lazio con la delibera di giunta regionale 16 maggio 2008 n. 363".

Alemanno, dal canto suo, non dà nulla per definito e dichiara: “Allumiere è una delle tante ipotesi in campo per collocare una nuova discarica di rifiuti dopo la chiusura di Malagrotta. Non è stata presa nessuna decisione su questo o altri siti". Quindi, come già fece a dicembre, passa la palla alla Regione: “Attendiamo che la Regione Lazio faccia le sue valutazioni e le sue scelte per poter dire con chiarezza qual è il dopo Malagrotta.”

Dalla Regione Renata Polverini risponde: “Ero a conoscenza del protocollo. Allumiere era una delle possibilità, secondo noi la meno percorribile". Lo ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, a margine dell'inaugurazione dell'Ucri all'ospedale Forlanini di Roma, in merito al protocollo che alla metà di dicembre il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha firmato con il ministero della Difesa e che individuerebbe nel sito militare di Allumiere la collocazione alternativa per la discarica di Malagrotta. "Questo protocollo - ha sottolineato - non ha assolutamente valore vincolante". A chi le chiedeva se ne avesse parlato con il sindaco, Polverini ha risposto: "Ne parliamo sempre, è un problema che dobbiamo condividere". La vicenda del post Malagrotta, ha concluso la governatrice, "la stiamo gestendo bene".

Forti le reazioni del consigliere del Pd Tonino D'Annibale che definisce Alemanno e La Russa come due “zuzzrelloni”: “E’ tipico del centrodestra non riuscire a risolvere i problemi e scaricarli altrove, magari a 74 chilometri da Roma. Ovviamente senza alcuna forma di concertazione. Purtroppo da mesi eravamo a conoscenza di un protocollo di intesa Alemanno-La Russa per fare dell’area militare di Allumiere l’immondezzaio di Roma. Un’ipotesi che sembra uscita più dalla testa di due zuzzurelloni che da quella di due autorevoli esponenti politici e istituzionali. Abbiamo già criticato e continuiamo a giudicare illegittima e assurda la decisione di una discarica nel territorio dei Monti della Tolfa. Il fatto che la Regione si avvii a bocciarla subito, è un fatto positivo”.

Anche Estero Montino, del Pd, dice la sua: “Il sindaco Alemanno continua a pensare di governare Roma con i sotterfugi, intese segrete, inganni, accordicchi con amici ministri. A conferma ulteriore di essere poco affidabile. La vicenda che porta alla scelta di Allumiere come sede di discarica e polo per il trattamento dei rifiuti di Roma, è esemplare. Abbiamo denunciato l’esistenza di questa intesa tra amici già lo scorso 11 gennaio e proprio attraverso le colonne del quotidiano che lo ha denunciato oggi. Dal Campidoglio non venne alcun commento. Si preferì il silenzio, la strada del sotterfugio. Invece Alemanno aveva scelto e firmato una soluzione inaccettabile perché difficilmente praticabile, perché costosissima, perché devastante per un area tutelata e preziosa dal punto di vista ambientale, perché conferma la scelta di scaricare i problemi nella provincia vista come estensione di Roma, perché offende i Comuni del Lazio e perché crea tensioni difficilmente governabili. Per tutti questi perché e molti altri ancora bene ha fatto la Presidente Polverini a bocciare sul nascere questa ipotesi scellerata. Ipotesi che pur recando la doppia firma del sindaco di Roma e del Ministro La Russa, rimane pur sempre una scempiaggine che merita solo di essere gettata, e subito, nel cestino della carta da riciclare”.

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