Rifiuti, tutti contrari alla discarica ad Allumiere: Alemanno smentito anche dalla Polverini

E' un no pressoché unanime quello che ha accolto ieri la notizia del protocollo firmato da Alemanno e La Russa e che individuava in Allumiere la nuova discarica per il post Malagrotta. Un no che va dai sindaci della zona, da Civitavecchia a Ladispoli, passa dal presidente della Provincia Zingaretti e arriva alla voce che in materia al momento è la più importante: quella del presidente della Regione.

RENATA POLVERINI – La Governatrice è stata chiara, smentendo il suo collega di partito Gianni Alemanno: “No alla discarica di Allumiere”. L'ha detto alla stampa e l'ha detto soprattutto al sindaco di Allumiere Augusto Battilocchio. “Il protocollo stipulato dal Ministero della Difesa e Roma Capitale, come è noto, riporta una data antecedente alla comunicazione del sindaco di Roma Capitale che rimette alla Regione, in via definitiva, ogni decisione in merito anche di carattere programmatorio", scrive il presidente della Regione in una lettera a Battilocchio. "Di conseguenza, dal 1° gennaio 2011 - prosegue la lettera - ogni competenza in materia di rifiuti, come del resto previsto dalla normativa vigente, è intestata all'amministrazione regionale".

Polverini quindi nella missiva ribadisce come "nessun sito residente nel territorio del Comune di Allumiere è stato preso in considerazione per la localizzazione del nuovo impianto integrato per lo smaltimento, il trattamento e il recupero dei rifiuti, previsto nel Piano Regionale"

ZINGARETTI – Critico, soprattutto sul merito, il presidente della provincia Nicola Zingaretti. “Malgrado le diverse occasioni avute per confrontarci sul tema dei rifiuti, mai eravamo stati informati di un atto così importante e impegnativo".

"Si tratterebbe - aggiunge - e usiamo il condizionale perché ci auguriamo che la notizia venga smentita, di un atto che la dice lunga sull'assenza di trasparenza e reale volontà di collaborazione che ha caratterizzato le iniziative del Comune di Roma in tema dei rifiuti. Uno sgarbo e una furbizia che complica ancora di più la complessa vicenda della gestione dei rifiuti della Capitale. Un metodo per governare poco serio, che inasprisce gli animi, inconcludente che logora i rapporti di fiducia e soprattutto fa perdere a Roma in maniera irresponsabile tempo prezioso".

IL SINDACO BATTILOCCHIO - "La Polverini mi ha chiamato questa mattina. E' stato colloquio brevissimo in cui si è impegnata a dichiarare la sua contrarietà alla discarica a Allumiere. Questo è un primo passo, ma non siamo soddisfatti. Deve cambiare il piano rifiuti e i sub-Ato, altrimenti 'la fregatura' per i comuni della provincia di Roma è sempre dietro l'angolo. Basta che un giorno la Capitale va in emergenza e i rifiuti possono arrivare da noi", afferma Augusto Battilocchio, il sindaco di Allumiere, il comune dove potrebbe essere localizzata la nuova discarica di Roma insieme a relativi impianti di smaltimento rifiuti. "Qui ad Allumiere abbiamo appreso del protocollo firmato dal sindaco di Roma e il ministro della Difesa oggi, a mezzo stampa - riferisce - E questa mattina stessa ho inviato una lettera ad Alemanno, a La Russa, alla Provincia di Roma e alla Regione Lazio per sapere se corrisponde al vero. Se così fosse si sappia che noi faremo opposizione a tutti i livelli, in maniera politicamente trasversale e insieme ad altri 15 comuni delle province di Roma e Viterbo. Da tempo esprimiamo le nostre motivate contrierà a diventare la discarica di Roma, è inammissibile. Abbiamo già una serie di servitù energetiche nella zona di Montalto e Civitavecchia. Al posto di scaricare i problemi della Capitale fuori, si impegnino a sviluppare la raccolta differenziata porta a porta (che in realtà non vogliono fare). Nel nostro comune siamo partiti a fine anno e siamo prossimi a raggiungere il 60%".