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Albano laziale, discarica prorogata ed emergenza rifiuti scongiurata

La precedente proroga firmata da Gualtieri scadrà il 15 novembre ma c'è ancora spazio nel settimo invaso

La regione Lazio torna in soccorso della Capitale. Dall’ente governato da Nicola Zingaretti è stato infatti firmato un documento con il quale si avvia l’iter a proseguire nello stoccaggio di rifiuti all’interno della discarica di Roncigliano, frazione di Albano laziale.

La discarica in questione, rimessa in funzione con un’ordinanza della sindaca Raggi e poi prorogata da Gualtieri fino al 15 novembre 2022, viene impiegata per evitare alle strade della Capitale di restare sommerse dai rifiuti. La gestione di quell’impianto è affidata a due commissari che sono chiamati a gestirlo anche quando sarà pieno. Ma è questo il punto: la discarica ha ancora un invaso parzialmente disponibile. Ed è a quello a cui Roma vuole aggrapparsi, con l’aiuto della regione, per superare indenne le festivitià natalizie.

Gli spazi disponibili

Il settimo invaso, secondo una stima effettuata con l’utilizzo dei droni dell'Enav, ha ancora circa 108mila metri cubi utilizzabili. Significa che la discarica di Roncigliano può essere impiegata, anche se non a lungo termine. Solo Roma vi smaltisce ogni giorno 1100 tonnellate di scarti. Rifiuti a cui, dal prossimo 15 novembre, si potrebbero aggiungere quelli in arrivo dai Castelli Romani che per soli altri 12 giorni possono usare la discarica di Viterbo che è in esaurimento.Quest'ultima è previsto che venga ampliata, ma prima di realizzare nuovo spazio, sarà in grado di raccogliere solo gli scarti prodotti in Tuscia ed in Sabina.

Dossier - Tutte le discariche portano a Roma

La proroga di Gualtieri ed il settimo invaso

L’impiego della discarica di Albano Laziale, la cui riapertura nel luglio 2021 aveva scatenato la protesta dei sindaci della provincia di Roma, non può rappresentare una soluzione a lungo termine. Già la proroga firmata da Gualtieri lo scorso gennaio legava la durata dell’utilizzo, all’epoca previsto fino al 15 novembre, all’esaurimento dell'invaso. Nell'annunciare quel provvedimento, il commissario per i rifiuti aveva dichiarato che si era reso necessario per il protrarsi delle condizioni determinate a partire dal 15 luglio 2021" la data, cioè, in cui Raggi riportò in funzione l'impianto dopo 5 anni di stop. La proroga firmata a gennaio, aveva spiegato Gualtieri, fissava dei paletti ed estendeva i conferimenti "anche ai 24 Comuni di area metropolitana". Tutto, comunque ,entro i limiti della capacità residua del settimo invaso.

Perchè c'è ancora spazio

La discarica di Roncigliano nel frattempo è stata sequestrata alla Ecoambiente nel marzo del 2022, per l'assenza di alcune fidejussioni, e poi dissequestrata a fine maggio. In quel periodo non è stata impiegata e questo, oggi, consente di avere ancora un po' di spazio nel settimo invaso. Ma i volumi rimasti a disposizione sono  in grado di soddisfare il fabbisogno della capitale – e dei comuni castellani – solo per qualche mese. Poi le strade da seguire dovranno inevitabilmente essere cercate altrove. Anche all’estero, ad esempio verso i Paesi Bassi, dov'è previsto apprordino 500 tonnellate a settimana di rifiuti provenienti dal Tmb di Rocca Cencia. La regione Lazio, con la firma della determina dirigenziale, ha avviato l'iter per ottenure una nuova mini-proroga. E così facendo per il momento, con il supporto della regione Lazio, viene scongiurata l’emergenza rifiuti che, diversamente, sarebbe scaturita a Roma. 
 

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