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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Contributi ai disabili gravi, caos graduatorie per il 2020: centinaia di famiglie senza assegni

Cambia il punteggio per accedere ai fondi. Dal I municipio la denuncia: "Solo da noi 35 nuclei familiari. Ora il Comune ripari il danno fatto"

Centinaia di disabili gravi rischiano di restare senza assistenza. Il punteggio della graduatoria del 2020 per la ripartizione del Fondo nazionale per la non autosufficienza, che arriva ai Comuni tramite le Regioni, per quest'anno è stato cambiato. E in tanti non avranno diritto all'assegno mensile per l'assistenza domiciliare, diretta o indiretta a seconda dei casi. 

Circa 700 euro al mese che dalla prima erogazione a fine 2018, 14 mesi fa, hanno cambiato il quotidiano di molti, gli stessi che ora saranno costretti a rinunciarci. A lanciare l'allarme l'assessore al Sociale del I municipio, a guida Pd, Emiliano Monteverde. Sul suo territorio, esteso da Prati all'Esquilino passando per il Centro storico, i nuclei familiari esclusi sono 35. Ma in totale, basta scorrere la graduatoria pubblicata sul sito del Campidoglio, sono tra 500 e 600, tra vecchie e nuove domande. 

Cos'è successo? "Alla fine del 2018 – spiega Monteverde – nello stanziamento della prima annualità il Comune pensò di utilizzare i fondi regionali più i residui degli anni precedenti". Il che significa che le risorse disponibili raggiungevano una cifra non corrispondente a quella realmente presente in cassa, in via ordinaria, per il futuro.

"Hanno 'gonfiato' il fondo realmente a disposizione e preso in carico molte più persone di quelle possibili". Sono state accolte tutte le domande, che allora erano circa 2300, senza limite di punteggio, "malgrado la denuncia sul possibile effetto boomerang che si sarebbe creato negli anni successivi, il Comune andò per la sua strada". Il fondo per il 2019 era di circa 19 milioni di euro, perchè comprendeva anche dei residui di annualità passate rimaste inutilizzate.

Per il 2020 però le domande sono aumentate a 2900, e per coprirle sono arrivati ulteriori 6 milioni di euro salvagente dalla Regione Lazio, insufficienti comunque per tutti. Risultato? Il Comune ha dovuto rifare le graduatorie e stringere i criteri di assegnazione: ora l'assistenza tocca a chi ha almeno 50 punti. Famiglie che nel frattempo hanno magari acceso un mutuo per comprare una casa al piano terra, indispensabile per chi ha una disabilità grave, o hanno accettato un lavoro part time per seguire il figlio, potendo contare sull'aiuto economico dell'amministrazione, e ora si ritrovano senza assistenza.  

"Da parte nostra abbiamo visto che nel nostro municipio sono 35 i nuclei che verrebbero esclusi. Saremo al loro fianco come delle altre famiglie romane che si troveranno in difficoltà, ma chiediamo già da ora alla Raggi di trovare una soluzione. Fatto il danno - conclude Monteverde - il danno va riparato".

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