rotate-mobile
Politica

Ama, il duro affondo dei dirigenti: "Bagatti ci incontri. Attacchi ai manager nocivi per l'azienda"

La comunicazione delle rappresentanze sindacali all'amministratore pro tempore. Intanto la sindaca vaglia i curricula per il nuovo cda

Chiedono un incontro "con urgenza" al neo amministratore, pro tempore, Massimo Bagatti, esprimendo tramite le rappresentanze sindacali "preoccupazione" e "profonda amarezza". Le grane in Ama non finiscono mai. Ora allo stallo finanziario, ai timori per la tenuta dei servizi, al cda da nominare, si aggiunge il malcontento che monta tra i dirigenti. 

Una su tutte la ragione che ha innescato le lamentele negli uffici di via Calderon de la Barca: la riunione del 7 marzo tra Bagatti, il dg del Campidoglio Franco Giampaoletti e Mauro Lonardo, presidente del collegio sindacale, con all'ordine del giorno la ridefinizione della macrostruttura aziendale. Le indiscrezioni stampa sul trasferimento/licenziamento a breve di alcuni dei dirigenti apicali della partecipata, in risposta a diktat di palazzo Senatorio, non sono piaciute. Ed è piaciuto ancor meno la promessa da parte di Bagatti di una pubblica smentita che però non è mai arrivata. 

"La presente per rappresentarle il sentimento di profonda amarezza per la mancata risposta da parte della nostra azienda all'ennesimo ingiustificato e sferzante attacco anche mediatico nei confronti del management" si legge in una comunicazione firmata dai rappresentanti sindacali dei manager, che RomaToday ha potuto visionare, diretta a Bagatti. Lo stesso che, da direttore operativo e prima di essere nominato amministratore al posto di Bagnacani aveva chiesto rassicurazioni ai nuovi vertici proprio per gli uomini della macchina dirigenziale, in un altro documento datato 25 febbraio. 

Ma più in generale, nella stessa mail dei sindacati, si esprime "grande preoccupazione per l'attuale situazione di stallo che non ci consente di porre in essere gli atti di ordinaria gestione". Il rischio conseguente è quello di una "interruzione di diverse attività aziendali". Che potrebbero ulteriormente portare a una "nuova immeritata accusa circa una presunta nostra inadeguatezza". Insomma, si chiede di poter lavorare in un clima il più possibile sereno, al netto delle evidente difficoltà gestionali, contabili, organizzative. 

Nel frattempo la sindaca Raggi, tornata dalle ferie, sta vagliando i circa 40 curricula arrivati in risposta all'avviso per la selezione del nuovo cda. Ci vorrà ancora tempo. Con ogni probabilità tutto il mese di marzo. Ma le urgenze intanto bussano alla porta. Prima fra tutte il bilancio da approvare, che toccherà all'amministratore pro tempore Bagatti. Per nulla scontato il sì al documento contabile alle condizioni del Campidoglio, le stesse imposta all'ex presidente Lorenzo Bagnacani poi cacciato. Senza bilancio, lo ricordiamo, non si sbloccano le linee di credito bancarie, fondamentali per garantire un flusso continuo in cassa. 

E ancora per oggi è in calendario una mobilitazione dei dipendenti degli appalti esterni, quelli affidati da Ama per la gestione della raccolta delle utenze non domestiche. Lamentano una serie di disservizi da parte della municipalizzata, chiamata in quanto stazione appaltante a compiti gestionali e di indirizzo per ciò che riguarda l'organizzazione del servizio. Oltre ai pesanti ritardi nei pagamenti alle società affidatarie. L'appuntamento è alle 11 e 30, con i sindacati, sotto la sede di via Calderon de la barca.


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ama, il duro affondo dei dirigenti: "Bagatti ci incontri. Attacchi ai manager nocivi per l'azienda"

RomaToday è in caricamento