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Decoro: Ornaghi detta le direttive contro i camion bar

Impedire che "posteggi, banchetti o strutture stabili o precarie di varia natura e tipologia" pregiudichino la visuale dei beni vincolati

I camion bar dovranno allontanarsi dai monumenti di pregio della capitale. Per la prima volta, il ministero dei Beni Culturali emana delle direttive per il decoro a tutela di monumenti e aree pubbliche di pregio.

Il provvedimento del ministro Ornaghi sarà valido in tutta Italia, ma nella capitale assume una valenza tutta particolare. Innanzitutto perché si frappone in mezzo a una diatriba particolarmente discussa e sentita: quella dei camion bar e degli ambulanti che stazionano davanti a monumenti quali Pantheon o Colosseo impedendo, in alcuni casi, la visuale del monumento o coprendone una parte alla vista.
Inoltre, quella dei camion bar è una disputa che va anche oltre il decoro e si interseca con la cessione delle licenze nel centro storico che includono anche i “callarostari” e l'impero dei Tredicine, come è stato già raccontato.

Si tratta di un atto di indirizzo, spiegano dal ministero guidato da Ornaghi, che punta a impedire che "posteggi, banchetti o strutture stabili o precarie di varia natura e tipologia" pregiudichino la visuale dei beni vincolati, o ne alterino "le condizioni di ambiente e di decoro". La direttiva, precisano, "impartisce disposizioni agli uffici" per contrastare in quelle aeree la presenza di ambulanti. Insieme con il coordinamento dei direttori regionali, i soprintendenti proporranno agli enti locali, "l'individuazione di aree per le quali vietare o sottoporre a condizioni l'esercizio del commercio". Gli uffici territoriali del ministero, proseguono dal Mibac, "collaboreranno con le Amministrazioni locali mediante la segnalazione delle attività commerciali o ambulanti che si svolgano illecitamente in tali aree, perché vengano adottati gli opportuni provvedimenti". Sulla base del Codice dei beni culturali, poi, la direttiva "includerà anche le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico, appartenenti a soggetti pubblici e realizzate da oltre settanta anni, per i quali non sia stato emanato un puntuale provvedimento di vincolo". Il provvedimento, concludono, prevede infine "la possibilità di adottare, per le aree non assoggettate di per sé a tutela, ma costituenti la cornice ambientale di beni culturali direttamente tutelati, prescrizioni di tutela indiretta".

Ieri il ministro ha incontrato Gianni Alemanno, l'assessore alla cultura Dino Gasperini, il sovrintendente comunale Umberto Broccoli e la direttrice regionale del ministro Federica Galloni.
Alemanno ha commentato così l'incontro: “Finalmente abbiamo uno strumento che ci permetterà di superare le stratificazioni di competenze, in questo modo il ministro ci ha dato regole più precise per combattere l'abusivismo nelle zone di pregio. Dobbiamo ringraziarlo perche ci ha fornito di uno strumento che da tempo chiedevamo.”

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