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Campidoglio, Sel pone le sue condizioni a Marino: "Per ora appoggio esterno"

Lo ha scritto il vicepresidente regionale Smeriglio su Facebook. Intanto il gruppo capitolino di Sel si è riunito per decidere come proseguire: "No a spartizioni politiche". L'appello del capogruppo Pd: "Rompere la coalizione sarebbe un errore"

Niente spartizione politica di poltrone, il futuro dell'alleanza tra il Pd di Marino e Sel passa attraverso “obiettivi che interessano la vita quotidiana dei romani”. Dopo il terremoto delle dimissioni del vicesindaco 'vendoliano' Luigi Nieri, il gruppo capitolino di Sinistra ecologia e libertà si è riunito in via del Tritone per fare il punto e capire come proseguire l'esperienza romana. “Il futuro politico della nuova fase deve avere obiettivi chiari e raggiungibili per la città” scrivono in una nota congiunta i quattro consiglieri. Dalla legalità alla lotta alla mafia passando per la riconversione ecologica, lo sviluppo sociale, il lavoro, le periferie, la mobilità e la casa.

Un programma preciso in cui Sel indica le basi per ripartire con la 'seconda fase' dell'esperienza di governo di Marino. Dopo le dimissioni di Nieri, infatti, l'appoggio di Sel alla giunta del chirurgo è diventata 'tecnicamente' un appoggio esterno. E il sostegno di Sel all'esperienza Marino non è per nulla scontato e sembra essere rimasto legato ad alcuni fattori. Il 'programma' con cui Marino deciderà di imprimere uno slancio alla sua nuova fase di governo e, naturalmente, il profilo del nuovo vicesindaco, di competenza diretta del primo cittadino ma espressione degli equilibri delle forze politiche all'interno della maggioranza.  

Che la partita è aperta, e la palla è nelle mani di Marino, lo si capisce anche dal comunicato dei consiglieri capitolini: “Riteniamo che oggi sia indispensabile aprire una nuova fase per Roma, in controtendenza rispetto agli ultimi due anni” scrivono nella nota i consiglieri capitolini. “Per quanto ci riguarda la riorganizzazione complessiva di Giunta, dipartimenti e commissioni deve essere funzionale a obiettivi che interessano la città e i suoi cittadini, e non frutto di dinamiche di spartizioni partitiche e correntizie locali e nazionali. In base a questo impianto valuteremo insieme al partito quale sarà la natura del rapporto con la maggioranza e l'esecutivo” conclude la nota.  

Molto dipenderà anche dalla posizione che assumerà il Pd, locale ma soprattutto nazionale. In appoggio a Marino a Roma, all'opposizione di Renzi al Governo, non è la prima volta che Sel sottolinea come la posizione Pd nazionale sulla questione romana gli vada stretta: “Credo ci siano ingerenze troppo pesanti da parte del Pd nazionale sui temi della Capitale, non in chiave di sostegno ma di controllo” commenta a Romatoday Gianluca Peciola. L'influenza del commissario del Pd Matteo Orfini, che caldeggia da tempo un rimpasto di giunta, ma anche le politiche di austerità e del patto di stabilità. “Dopo tanti anni Roma ha rimesso in ordine i suoi conti e ora, solo per fare un paio di esempi, servono risorse per il sociale, finanziamenti per il Giubileo” conclude. 

Polemico il vicepresidente regionale Massimiliano Smeriglio: “La verità è che Sel, a Roma, da ora è in appoggio esterno alla giunta Marino. Ora sta al Sindaco spiegare alla città cosa vuole fare e con quale squadra” ha scritto in un post su Facebook. “Dopo un nanosecondo dalle dimissioni di Nieri la cattiva stampa e la pessima politica sono impegnate nel totonomi come se si trattasse di figurine e non di persone” continua Smeriglio. Poi l'ironia postando la foto della figurina conosciuta per essere introvabile in una vecchia formazione giallorossa: "Il mio nome ideale per il dopo Nieri rimane Nieri o al massimo Pizzaballa, visto che sembra una discussione da bambini di fronte alle figurine”. 

“Un amministratore pubblico d'esperienza quale è Massimiliano Smeriglio non può e non deve prendere alla lettera il totonomine” la risposta del capogruppo del Pd in Campidoglio Fabrizio Panecaldo che invita, dopo le dimissioni di Nieri, a “moltiplicare lo spirito di squadra”. Aggiunge Panecaldo: “La cosiddetta 'fase due' si fonda su una visione politica dello sviluppo della città, sulla difesa dei settori più colpiti dalla crisi, sulla capacità di essere più incisivi e aderenti alle attese dei cittadini”. Poi un passaggio sul Pd nazionale: “Che la politica nazionale si occupi di Roma, nessuno di noi deve viverla come un'ingerenza, piuttosto come un'attenzione giusta e dovuta alla capitale d'Italia. Mi rivolgo direttamente a Smeriglio con un invito sincero e costruttivo a mantenere anche in questo passaggio politico ''testa algida e cuore caldo''. Infine un chiaro appello: “Non per niente il recente incontro tra il Sindaco Marino, il segretario Zammataro e il gruppo consiliare di Sel, si è concluso con reciproca soddisfazione e ottima sintonia. Rompere la coalizione sarebbe un grave errore”. 

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