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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Raggi perde le sue stelle: l'assessore Minenna si dimette, Raineri revocata

La rinuncia all'incarico è arrivata dopo che il sindaco, Virginia Raggi, aveva chiesto all'Autorità anticorruzione un parere sulle nomine della giunta

Cadono due stelle in Campidoglio. L'assessore al Bilancio, Marcello Minenna si è infatti dimesso mentre il capo di gabinetto, Carla Raineri, è stata rimossa dall'incarico. Si tratta della prima crisi della giunta Raggi, innescata dalla richiesta di parere all'Autorità anticorruzione sulle nomine della giunta. E quando l'Anac, nella giornata di ieri, ha contestato la nomina della Raineri, la Raggi ne ha predisposto la revoca.

Secondo l'agenzia Ansa in realtà entrambi, quindi sia Minenna che la Raineri, si sono dimessi. La stessa ormai ex capo di Gabinetto spiega all'agenzia Ansa citata da molti giornali: "Ho rassegnato le mie irrevocabili dimissioni già ieri". A chi le chiede i motivi della sua scelta risponde che li "espliciterà con un successivo comunicato ufficiale". Successivamente la Raineri ha precisato, un’altra volta, all’Ansa che le dimissioni non sono dovute a "motivi retributivi o contrattuali: i motivi sono ben altri e saranno a breve resi noti. Diffiderò chiunque li porti come argomento delle mie dimissioni".

Cosa è successo? Ieri sera la sindaca Raggi avrebbe spiegato al suo capo di gabinetto il problema contrattuale, paventando una revoca ma senza mettere in discussione il suo ruolo, si è trovata di fronte a una chiusura senza appello. 
 
Alle 5 di mattina su facebook era stata la stessa sindaca ad annunciare la notizia, parlando di revoca. "Trasparenza. È uno dei valori che ci contraddistingue e che perseguiamo", scrive la Raggi. "Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere un parere all'ANAC, l'Autorità Nazionale Anticorruzione, su tutte le nomine fatte finora dalla Giunta. Una richiesta per garantire il massimo della trasparenza: il "palazzo" deve essere di vetro, tutti i cittadini devono poter vedere cosa accade dentro. Questo è il M5S. Sulla base di due pareri contrastanti, ci siamo rivolti all'ANAC che, esaminate le carte, ha dichiarato che la nomina della Dott.ssa Carla Romana Raineri a Capo di Gabinetto va rivista in quanto "la corretta fonte normativa a cui fare riferimento è l'articolo 90 TUEL" e "l'applicazione, al caso di specie, dell'articolo 110 TUEL è da ritenersi impropria". Ne prendiamo atto. Conseguentemente, sarà predisposta l'ordinanza di revoca".

L'articolo 110, quello utilizzato dalla Raggi e dai dirigenti che hanno stilato la delibera, prevede un bando pubblico per poter assumere un dirigente. L'articolo 90 invece assegna la possibilità di nominare membri dello staff del sindaco, purché non abbiano incarichi dirigenziali. Quindi la Raineri, in base a quanto stabilisce l'Anac, per poter fare il capo di gabinetto a 193.000 euro aveva due strade: o dirigente senza poteri di firma, oppure passare attraverso un avviso pubblico.

La revoca della Raggi lasciava aperta la strada per poterla rimettere in sella. La decisione della Raineri di dimettersi, al pari di quella di Minenna, apre di fatto un fronte tutto politico, tutto interno al Movimento Cinque Stelle.

Si tratta di due addii importanti. Minenna, dirigente Consob, scelto e corteggiato dal leader politico del M5S, Luigi Di Maio, era dato come il vero uomo forte della giunta Raggi, l'ispiratore dei primi passi del Movimento in Campidoglio. Riempire la casella del bilancio fu situazione complicata ed ora si annunciano nuove difficoltà. Difficoltà anche per il capo di Gabinetto, dove siamo di fatto già al terzo nome bruciato. Dopo Daniele Frongia e Daniela Morgante, il primo in carica pochi giorni, la seconda nominata in pectore e fattasi da parte a mezzo stampa, era arrivata la RAineri, nominata con stipendio da 193.000 euro, con annesse polemiche. Il suo addio apre uno squarcio. Tutto da rifare quindi. 

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