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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Vigili, Clemente non è più Comandante. Per il sostituto braccio di ferro Frongia De Vito

"Con la proclamazione del Sindaco eletto termina il mio incarico di Comandante Generale della Polizia Locale di Roma Capitale". Al suo posto, per ora, il vice comandante Diego Porta. Nel Movimento Cinque Stelle due le posizioni a confronto per il futuro del corpo

Raffaele Clemente non è più il comandante della Polizia Locale di Roma Capitale. Una decisione che arriva a 48 ore dalla scadenza del mandato commissariale, con cui è venuta meno l'ordinanza che rinnovava il mandato fiduciario nei confronti del numero uno di via della Consolazione. Clemente avrebbe potuto restare in carica fino ad ottobre, in forza del contratto siglato con il sindaco Marino, ma ha preferito rompere gli indugi. Impossibile restare senza la fiducia della neo sindaca Raggi. Così l'ex capo della sala operativa della Polizia di Stato ha atteso 24 ore, ma non vedendosi rinnovata la fiducia ha scelto di mettere fine in anticipo al suo contratto. Al suo posto ora dovrebbe essere nominato il vice comandante ad interim Diego Porta. 

Sarà lui a traghettare il corpo verso l'era a Cinque Stelle. Chi sceglierà Virginia Raggi per guidare i 5900 pizzardoni è ancora un mistero. Al momento sembra prevalere quella che, indiscrezione del Movimento, viene chiamata "linea De Vito", ovvero quella di scegliere un comandante interno. L'obiettivo è la pacificazione con i sindacati, cercando così di ammorbidirli su altre partite ben più intricate. Sconfitta, per ora, la posizione di Daniele Frongia che puntava alla conferma di Raffaele Clemente e più in generale ad un comandante esterno. Il braccio di ferro è tuttavia in atto e lo show down del 55enne poliziotto di Casagiove (Caserta) non fa altro che accelerare i tempi di una scelta per la quale, raccontano le gole profonde a cinque stelle, si sperava ci fosse più tempo.

Clemente come detto ha provato a restare in sella. Sperava in una chiamata della neo sindaca Raggi che confermasse il suo incarico. Da qualche giorno però aveva capito che l'aria si stava facendo pesante. Ieri l'ultimo tentativo: senza divisa, di fatto già con un piede fuori, si è presentato alla Raggi dicendo di essere a disposizione. Sperava di ricevere una telefonata che però non è arrivata. Così nella serata di venerdì l' "all in" racchiuso in un comunicato dai toni assolutamente concilianti e che sembrano lasciare più di una porta aperta.

"Con la proclamazione del Sindaco eletto termina il mio incarico di Comandante Generale della Polizia Locale di Roma Capitale", fa sapere Clemente. "È stato un ciclo professionale impegnativo ed affascinante che ha coinciso con un profondo cambiamento nella vita civile ed istituzionale di Roma. L'emergere di un esteso sistema corruttivo ha costretto tutti, istituzioni, forze politiche e semplici cittadini, a fare uno sforzo importante, a reagire. Se quindi la questione morale si apriva, si imponeva alle istituzioni, a tutte, e quindi anche alla Polizia Locale, di "fare qualcosa"; come diceva Giovanni Falcone. Per questo motivo l'amministrazione ha scelto di dotarsi di un piano anticorruzione che prevedesse un piano di rotazione territoriale".

Rivendica il piano anticorruzione quindi e rilancia con una nota polemica: "Queste misure sono state fortemente dibattute, contestate, discusse in giudizio davanti all'Autorità Nazionale Anticorruzione ed in sede di confronto sindacale, ma oggi sono parte integrante delle opzioni che Roma Capitale o altre amministrazioni, volendo,  potranno praticare in maniera più o meno decisa".

Quindi i complimenti ai membri del corpo: "Durante questo periodo ho imparato a conoscere l'impegno, la preparazione e l'entusiasmo di tantissimi vigili, poliziotti locali, formidabilmente preparati e la rassegnazione, la passività o peggio di pochi altri. Ho apprezzato la costanza, spesso lo spirito di sacrificio ed a volte il fisico coraggio di tantissimi vigili ed ho passato con loro per strada ore che non dimenticherò mai. Per questo li abbraccio tutti".

E ancora il ricordo dell'avvio di un dialogo con i cittadini: "Ho avviato un dialogo anche diretto con la cittadinanza cercando di riavviare un rapporto che a volte sembra bloccato ed a tratti pregiudizialmente ostile. Per questo motivo la Polizia Locale ha cercato ostinatamente il dialogo con la cittadinanza, scegliendo di aprirsi ai Social Media ed avviando un nuovo sistema di segnalazione digitale che puntasse al massimo grado di trasparenza ed efficacia.  Nella stessa direzione va la scelta  di innovare tecnologicamente l'operatività della Polizia Locale. Se oggi ogni vigile su strada può utilizzare un palmare o una telecamera digitale e non un novecentesco blocchetto cartaceo è perché il team informatico e logistico ha reso concreta questa mia indicazione".  

La chiusura di Clemente è affidata ad una citazione: "È ovvio che molte sono le difficoltà che incontra e che incontrerà questo Corpo di polizia ma proprio per questo da poliziotto mi sento di ricordare ancora le parole di Giovanni Falcone: "Possiamo sempre fare qualcosa: massima che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di ogni poliziotto".

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