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Concorsopoli, Zingaretti dopo le dimissioni di Buschini: "Apprezzo il suo gesto, bene la trasparenza"

Dal centrodestra l'invito a fare un passo indietro all'intero ufficio di presidenza

Non un "atto di resa" ma di "amore verso il Consiglio". Con queste parole Mauro Buschini, presidente del consiglio regionale del Lazio, ha rassegnato le sue dimissioni nella mattina di mercoledì. Un gesto che giunge a pochi giorni dallo scoppio del terremoto politico, ribattezzato 'concorsopoli'. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha apprezzato "il gesto di Buschini, un fatto positivo la proposta di istituire una commissione trasparenza".  

La vicenda: dallo scoppio di 'concorsopoli' alle dimissioni di Buschini

Oggetto dello scandalo sono alcune assunzioni da un concorso del Comune di Allumiere avallate a dicembre dall'ufficio di presidenza della Pisana, guidato da Mauro Buschini. A beneficiarne sarebbero state persone vicine a consiglieri regionali di Pd, M5S e Lega. In questo clima, Buschini ha rassegnato le proprie dimissioni per evitare il conflitto di interessi che esploderebbe al momento della nomina, che solo il presidente del consiglio regionale può effettuare, dei componenti della commissione Trasparenza che dovrà far luce su quelle assunzioni. 

Zingaretti e il centrosinista in Regione Lazio: "Gesto responsabile"

"La proposta di istituire una Commissione di trasparenza in Consiglio regionale è un fatto positivo. Sono sicuro aiuterà l'efficienza e la credibilità di quella Istituzione agli occhi dei cittadini e fugherà ogni eventuale dubbio sulle procedure adottate nelle ultime assunzioni - ha commentato Nicola Zingaretti a poche ore dalle dimissioni di Buschini che ha ringraziato per il gesto di 'serietà e responsabilità istituzionale'. I gruppi di maggioranza del centrosinistra hanno anch'essi ringraziato "Buschini, per il profondo senso di responsabilità verso i cittadini e l'amore verso le Istituzioni che ha sempre dimostrato. Le dimissioni nascono esclusivamente dalla volontà di assicurare la piena trasparenza e serenità per lo svolgimento dei prossimi atti del Consiglio, che prevedono l'istituzione di una Commissione Trasparenza, che lo stesso presidente Buschini ha fortemente richiesto".

"Sono certo che la commissione che sarà costituita accerterà, con la massima trasparenza, come tutte le procedure siano state adottate nel pieno rispetto della legge. Conosco Mauro praticamente da sempre. Conosco la sua grande passione per la politica e lo spirito di servizio nei confronti dei cittadini e della nostra comunità", è invece il commento di Francesco De Angelis, presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Frosinone e commissario per il Consorzio Unico.

Per il M5s quella di Buschini è una 'decisione saggia', nessuna violazione

I pentastellati della Regione Lazio hanno affidato a un post Facebook il loro commento: "Siamo certi che nessuna violazione ci sia stata nelle procedure di assunzioni al Consiglio Regionale del Lazio e ci auguriamo che in tempi brevi la Commissione Trasparenza, istituita per verificare il corretto svolgimento dei procedimenti, confermi che tutto e' stato svolto nel pieno rispetto delle regole. Una decisione saggia che esclude qualsiasi interferenza nella nomina e nell'operato del gruppo che dovrà appurare come siano andate effettivamente le cose. Abbiamo fatto della trasparenza uno dei nostri principi cardine e riteniamo che vada applicata sempre e comunque. Anche quando un solo dubbio può appannare l'esercizio della funzione politica e amministrativa di chi è chiamato a guidare qualsiasi organo di governo, il nostro dovere e' fare chiarezza".

Forza Italia: "Dimissioni sono una manovrina patetica"

Duro il commento del senatore Maurizio Gasparri, commissario romano di Forza Italia. "Chi pensa di risolvere lo scandalo delle assunzioni alla Regione con le dimissioni del presidente del consiglio regionale Mauro Buschini, sappia che non se la caverà in questo modo. Ma la Procura della Repubblica di Roma che fa? C'è una sorta di cappa immunitaria che salvaguarda Zingaretti, il Pd romano e tutte le persone collegate a queste realtà? Viene da immaginarlo. La manovrina del Pd delle dimissioni di un presidente che poi si ergerebbe a moralizzatore è ridicola e patetica. Per molto meno furono montati scandali e campagne di stampa. Invece questa volta c'è tanto silenzio. Io non resterò zitto". 

"Ci aspettiamo le dimissioni dell'intero Ufficio di Presidenza che ha votato e approvato all'unanimità i discussi atti al centro della polemica di questi giorni. Facciamo appello all'intero ufficio di presidenza di prendere atto di quanto è accaduto e agire di conseguenza contribuendo a un ineludibile percorso di trasparenza" ha commentato il gruppo Fratelli d'Italia alla Regione Lazio
 

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