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Dimissioni Bianchi, sale in cattedra il marito di Raggi: "Si è comportata come un Calenda qualsiasi"

Severini se la prende anche con Conte per aver scelto "il famoso di turno"

La scelta di Donatella Bianchi di rinunciare ad un posto in consiglio regionale sta alimentando un diffuso malumore all’interno della compagine pentastellata. Tra chi non riesce a mandare giù la decisione, c’è anche Andrea Severini, storico attivista grillino e marito di Virginia Raggi.

Il personaggio noto scelto da Conte

Per Severini, il fatto che la giornalista Rai avrebbe rinunciato, “era prevedibile”. “Quando si scelgono questi personaggi, il risultato è questo” ha sottolineato il marito di Raggi, prima di andare all’attacco sia di Bianchi che del presidente del M5s. “Non basta un volto noto caro Giuseppe Conte, non basta prendere il ‘famoso’ di turno, servono persone che siano credibili” ha commentato Severini, in post in cui delle critiche non sono state risparmiate neppure alla candidata presidente.

Come un Calenda qualsiasi

Bianchi, che era anche candidata nella lista del M5s, ha preso più di 7mila preferenze. Sono i voti di quanti avevano creduto che, in caso di sconfitta, potesse restare a rappresentare i pentastellati alla Pisana. Ed invece la conduttrice di Linea Verde, secondo Severini, avrebbe dimostrato “un rispetto pari a zero” per i tanti che l’avevano votata. E così facendo si sarebbe comportata “come un Calenda qualsiasi”. Anche se poi, a dire il vero, il leader di Azione per qualche settimana era comunque rimasto a presidiare la sua compagine in Campidoglio.

La differenza con Virginia Raggi

“Per carità la Bianchi è una giornalista molto preparata, brava e credibile, ma per il suo lavoro, non come politica dell’ultima ora per cercare di prendere più voti possibili” ha aggiunto Severini che ha poi rimarcato anche la differenza con sua moglie: Raggi, nettamente sconfitta nella corsa al Campidoglio, è rimasta al suo posto, “non è fuggita”. E’ d’altra parte, che non ci fosse l’intenzione di supportare la candidatura di Donatella Bianchi, era stato evidente durante tutta la campagna elettorale. L’assenza di Raggi dalla costante assenza di Raggi. 

Lo scollamento con le persone

“Se non si capirà che il Movimento dovrà tornare alle origini, senza specchietti per le allodole e senza doppie facce - ha  dichiarato Severini - piano piano lo scollamento con le persone sarà definitivo”. In tema di scollamento vale la pena ricordare che il risultato conseguito all’ultima tornata elettorale, è il peggiore degli ultimi 10 anni in casa pentastellata. Un risultato che Bianchi ha raggiunto non potendo contare sul supporto di molti big grillini, a partire dalla stessa ex sindaca. E che poi da sola, senza neppure il supporto di Giuseppe Conte che l'aveva candidata, ha dovuto anche spiegare nel corso d'una conferenza stampa post voto .
 

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