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Bambini senza scuola, operatori senza lavoro: gli ex Aec annunciano la mobilitazione

Gli operatori ex AEC protestano per la gestione della didattica e per le difficoltà del loro impiego a scuola durante la zona rossa

In zona rossa gli studenti con disabilità continuano a svolgere lezioni a scuola. Ma la didattica in presenza viene garantita con modalità che non soddisfano gli OEPA (ex AEC), gli operatori impiegati per favorire la loro integrazione e per migliorarne l’autonomia.

Le criticità vissute dagli alunni disabili

Nelle zone rosse le direttive ministeriali prevedono l’accoglienza in aula degli alunni disabili. Possono andare a lezione insieme a piccoli gruppi di coetani. Tuttavia - ha fatto sapere Germano Monti, portavoce del Comitato AEC romani - ci arrivano molte segnalazioni di scuole che risultano inadempienti” . Ci sono diversi problemi che, gli operatori didattici, stanno portando alla luce.

“In alcuni casi, ci sono dirigenti che rifiutano l’apertura delle scuole, promuovendo esclusivamente la didattica a distanza (DAD) anche per i bambini disabili. Ma per molti di loro - ha sottolineato Monti - è un'opzione inadeguata, quando non è direttamente impossibile. Poi ci sono altri dirigenti che non autorizzano i piccoli gruppi, consentendo l’ingresso ai soli disabili” con tutte le intuibili conseguenze sul piano della loro integrazione.

Le conseguenze per gli operatori

In aggiunta alle criticità descritte, il portavoce degli ex AEC ha segnalato anche che “ci sono delle scuole che non hanno ricevuto dai municipi l’autorizzazione a far partecipare all’attività gli OEPA”. Spesso poi, si legge nelle varie segnalazioni arrivate, la didattica in presenza viene garantita solo per alcune ore al giorno. E questo significa avere anche meno lavoro e,di conseguenza, una decurtazione nel salario da parte degli operatori.

L'incontro con la Sindaca

In questo contesto si svolge l’atteso incontro tra la Sindaca Raggi ed il Comitato Romano Aec. Un appuntamento a lungo invocato da questi lavoratori che chiedono di essere assunti nell’organico di Roma Capitale. Il confronto, previsto nella serata del 23 marzo, servirà proprio per affrontare il tema dell'internalizzazione d'un servizio che, in passato, era interamente gestito col personale del Comune. 

La manifestazione

“Abbiamo necessità si faccia presto - ha concluso il portavoce del Comitato -  perché la situazione dei lavoratori, delle lavoratrici, degli alunni disabili e delle loro famiglie è sempre più grave”. Sul tema, è anche previsto un sit-in. E’ stato indetto per la mattinata di  giovedì 25, davanti l’assessorato per le politiche Educative. “E nel rispetto delle norme anti Covid -ha fatto sapere Germano Monti - è già stato autorizzato dalla Questura”. 
 

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