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Politica Centro Storico / Viale del Monte Oppio

I detenuti di Rebibbia si prendono cura del verde: si comincia con Colle Oppio

Il primo intervento sarà svolto il 26 marzo da 18 detenuti

Arrivano nuovi "giardinieri" per la manutenzione delle aree verdi capitoline. Grazie all'accordo sottoscritto tra Roma Capitale e Ministero di Grazia e Giustizia, come già annunciato a dicembre, per alcuni alcuni detenuti della Casa circondariale di Rebibbia si apre una nuovo percorso di reinserimento socio lavorativo.

Un percorso lungo sei mesi

Il progetto "lavori di pubblica utilità e recupero del patrimonio ambientale" prevede l'iniziale impiego di diciotto detenuti. La prospettiva è di estendere il progetto di reinserimento a cinquanta soggetti in espiazione di pena. Saranno operativi nei prossimi sei mesi,  per cinque giorni la settimana. Naturalmente sotto il controtto diretto ed il coordinamento della Polizia Penitenziaria.

Inizia il lavoro sul campo

Si parte lunedì 26 marzo con il parco di Colle Oppio. L'attività sul campo " arriva dopo mesi di formazione e di sensibilizzazione all’educazione ambientale – ha chiarito l'assessora alla Sostenibilità Ambientale Pinuccia Montanari - Si tratta di un grande progetto di reinserimento sociale, frutto di un lavoro condiviso, che mette al centro un servizio tanto importante per Roma. Il Servizio Giardini starà al loro fianco garantendo un supporto tecnico e operativo”.

Il valore educativo del progetto

“Il progetto restituisce valore alla Città e contribuisce allo stesso tempo a garantire maggiore sicurezza nell’ottica di prevenzione del rischio di recidiva – ha spiegato la Sindaca Virginia Raggi – L’inserimento lavorativo attraverso progetti di pubblica utilità svolge un ruolo importante per la rieducazione e reintegro sociale del detenuto contribuendo a dare speranza per la costruzione di una nuova vita fuori dal carcere”. Si entra quindi nella fase operativa di un percorso che, come sottolineato dall'Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre, "garantisce  piena attuazione all’articolo 27 della Costituzione, che prevede la funzione rieducativa della pena. Assicuriamo così piena dignità alle persone, tenendo conto delle specificità individuali, grazie ad ampie sinergie istituzionali. Una comunità solidale si costruisce con il contributo di tutti, nessuno escluso". Soddisfatto per l'avvio della fase operativa del progetto anche l 'assessore allo Sport ed ai Grandi Eventi Daniele Frongia “Con questa iniziativa si vuole favorire il percorso di reintegro lavorativo del reo, contribuendo non solo alla sua formazione, ma anche a fornire un servizio di pubblica utilità che serva a sviluppare interventi straordinari di manutenzione e pulizia della città”. 

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