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Democrazia Cristiana Storica: "Trasformiamo in offerta politica la parola di papa Francesco"

Presentato il nuovo partito cattolico-popolare che vuole colmare il vuoto politico degli ultimi 20 anni. In queste ore, la decisione sulle linee politiche

Vogliono riprendere la vecchia Dc, "che ha veramente costruito l'Italia", anche se non si definiscono nostalgici. Si contrappongono soprattutto alla deriva leaderista e "lepenista" di partiti come quello di Salvini, e rivendicano il sostegno ai valori non negoziabili e alla difesa della famiglia tradizionale. Al centro del loro operato mettono i dettami di papa Francesco, che "parla come nessuno faceva più da anni, compiendo una grande opera di riavvicinamento della Chiesa alla gente. Ma nessuno lo rilancia: Dcs nasce per rilanciare questi grandi messaggi trasformandoli in offerta politica". 

Nasce così a Roma, in Campidoglio, la Democrazia Cristiana Storica, con la partecipazione dei delegati nazionali delle varie Regioni e l'obiettivo di colmare il vuoto politico dagli ultimi 20 anni: "I partiti personalistici fanno cadere l'offerta politica e allora il popolo se ne distacca. Noi invece lavoreremo a tu per tu con i cittadini, che oggi sono schiacciati tra la deriva lepenista di Salvini e una mancanza di alternativa", ha introdotto Francesco Crocensi, delegato nazionale del Lazio. Che ha annunciato anche la speranza di spostare la sede del partito nella storica piazza del Gesù, base della vecchia Dc.

"Fare politica vuol dire realizzare qualcosa. Riprendiamo un grande partito, ma non siamo nostalgici, perchè siamo una forza politica aperta anche alle nuove generazioni. Per noi bisogna proporre ciò che vuole il cittadino, non il leader del partito. Per questo è necessario costruire una classe dirigente giovane e competente, con persone nuove e pulite, in modo da dare una nuova credibilità alla politica", ha aggiunto Riccardo Pilat, quasi ventenne delegato nazionale del Friuli Venezia Giulia.

"L'input alla presentazione in politica è il vuoto attuale: i moderati sono il popolo più grande d'Italia, e va chiesto un bagno di umiltà ai politici che finora li hanno rappresentati, anche Casini - ha rincarato Francesco Crocensi - Siamo un gruppo giovane che scende in campo a difesa di lavoro, valori non negoziabili e famiglia tradizionale. In Italia serve una vera e propria ricostruzione post-bellica: noi faremo un vero e proprio porta a porta con il cittadino, partendo dal basso. Non abbiamo uno o due leader, come i grillini, ma una classe, che prende le decisioni collegialmente. La vicinanza al cittadino è il nostro primo obiettivo: torniamo fra la gente con un'identità cattolico-popolare e una dignità specifica. Partiamo dal basso, descrivendo una piramide al contrario, e, tanto per iniziare, riapriremo le sezioni comunali", ha ribadito Crocensi.

Un partito interclassista, si definiscono, che raccolga la classe media finora distrutta e faccia da contenitore ai moderati. E, a riprova dell'età giovane dei componenti e della vicinanza al popolo, lanciano anche il sito www.dcstorica.it. Sito che consentirà agli utenti di registrarsi e proporre attivamente soluzioni o problemi, "a partire da ogni singola buca presente nella strada", dicono.

"La Dc Storica non nasce per candidarsi alle elezioni regionali, ma perchè c'è un popolo moderato e mal rappresentato che ha detto basta. Le elezioni sono una conseguenza: se ci allarghiamo stando sul territorio e facendo proposte concrete, poi saranno i cittadini stessi a chiederci di essere rappresentati", sono state le parole di Crocensi. Proprio in queste ore il partito è riunito per decidere la linea politica da seguire.

"I partiti spesso cavalcano il cavallo in corsa, intervenendo nella testa e non nel cuore della gente. Noi, invece, diremo solo ciò che sta nella vostra testa, non nella nostra", ha concluso il delegato nazionale della Puglia, Angelo Laquaglia.

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