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Urbanistica, dalla Giunta via libera al recupero di tre quartieri ex abusivi

L'assessore Berdini: "E' giusto che abbiano un'urbanizzazione adeguata anche mediante una piccola densificazione che porterà più abitanti, più presidio e una maggiore civiltà urbana"

Via libera da parte della Giunta Capitolina al recupero di tre nuclei di edilizia ex abusiva. Quartieri già sanati con leggi precedenti ma, nella pratica, mai completamente urbanizzati con strade, fogne e servizi pubblici. Con tre delibere la squadra di Virginia Raggi lo scorso 13 gennaio ha adottato i piani esecutivi per i nuclei di Via Ardeatina-Villa Balbotti e Via di Santa Fumia (al confine Sud della Capitale, all'altezza di Castel Gandolfo) e ha apporvato le controdeduzioni alle osservazioni sul piano di recupero urbanistico di Ponte Linari-Campo Romano (lungo la Tuscolana, dopo la Romanina). "Portare infrastrutture di urbanizzazione primaria e servizi pubblici in aree residenziali nate abusivamente e abbandonate per 40 anni, creare delle comunità e ricucire con il tessuto urbano cittadino quelle zone che hanno vissuto un isolamento colpevolmente tollerato dalle precedenti amministrazioni è l'obiettivo di queste delibere" si legge in una nota del Campidoglio. Un piccolo passo avanti nella lunga vicenda dei cosiddetti 'toponimi' che, nonostante si sia trascinata per diverse amministrazioni, non è mai stata risolta completamente continuando a far discutere. 

I TRE PIANI - “Si tratta della conclusione, dopo una vicenda lunga e travagliata, dell’iter riguardante zone storiche abusive  nate con la grande delibera del Comune di Roma del 1978 che ha riguardato 82 nuclei" spiega l'assessore all'Urbanistica e Insfrastrutture Paolo Berdini. Per quanto riguarda i primi due, i piani esecutivi permetteranno "un piccolo ampliamento dell’area edificabile nella vecchia zona abusiva, perché nel tempo attorno ne era nata una nuova riconosciuta dal Comune". Nel caso di Ponte Linari-Campo Romano "approviamo delle controdeduzioni alla osservazioni dei cittadini (relative al piano di recupero, quindi alle opere di urbanizzazione e ai servizi necessari al quartiere, ndr) chiudendo per sempre l’iter procedurale”. 

'PICCOLA DENSIFICAZIONE' - Berdini parla anche di una "piccola densificazione". In parole meno tecniche, oltre ai lavori per portare strade adeguate, fogne e servizi a quartieri nati senza permessi anche se abitati ormai da decenni, verranno realizzate nuove abitazioni. Non molte, stando alle dichiarazioni dell'assessore, anche se i numeri precisi dell'operazioni non sono stati diffusi. “Posto che queste aree abusive erano già sanate da leggi precedenti, è giusto che abbiano un’urbanizzazione adeguata anche mediante una piccola densificazione che porterà più abitanti, più presidio e una maggiore civiltà urbana" continua Berdini. "In questo modo avremo più residenti, in modo che i costi dei servizi si abbassino e che si creino delle vere e proprie comunità. È chiaro che si tratta di uno strumento straordinario, in una città dove si è costruito in maniera scriteriata senza nemmeno prevedere le fogne”. 

Conclude Berdini: “Dopo l’approvazione dell’Assemblea Capitolina una parte di Roma, seppur piccola, tirerà un sospiro di sollievo perché l’amministrazione comunale ha portato a conclusione un procedimento tecnico-amministrativo che dura da decenni”.

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