Taxi, ancora fumata nera: ora a bloccare la delibera sono i tassisti

Ancora una fumata nera per la delibera sugli aumenti dei prezzi dei taxi. Anche ieri infatti, così come accaduto giovedì scorso, si è deciso di rinviare la discussione del nuovo regolamento alle prossime sedute. Mercoledì e giovedì le nuove date per quella che sta ormai diventando una vera e propria spina nel fianco per la giunta Alemanno.

I TASSISTI - Dopo aver spaccato la maggioranza ed in qualche modo messo alla prova i conflitti all'interno del Pdl capitolino, l'accordo sulla delibera vede ora sul piede di guerra i tassisti a cui non va giù il rinvio delle nuove tariffe ad ottobre. Così torna protagonista Loreno Bittarelli, leader del 3570 che animò la protesta delle auto bianche durante la giunta Veltroni.

Bittarelli si è detto favorevole a rivedere la tariffa al rialzo, ma con aumenti minori e in vigore da subito. Le fibrillazioni nella maggioranza e tra i tassisti hanno suggerito ieri di far slittare la votazione a mercoledì o giovedì.

LE ALTRE POSIZIONI - Il consigliere comunale del Pdl Maurizio Berruti parla, invece, "di un aggiornamento delle tariffe solo tecnico, un prezzo amministrato, una tariffa-ponte che ci trasporterà da un metodo illegittimo a uno legittimo". Da parte del "laboratorio Per Roma" per bocca di Antonello Aurigemma, "non si deve andare dietro ai tassisti. Noi siamo a-taxi perché non bisogna entrare nel merito delle tariffe ma costituire una commissione tecnica con delibera consiliare, non in seno all'agenzia della mobilità così come chiesto dall"emendamento Berrutì, ma formata in modo più distaccato".

L'OPPOSIZIONE - L'opposizione è contraria agli aumenti. Compatto il Pd a cui si unisce il capogruppo Udc Onorato che definisce l'aumento ingiustificato.