E' stata approvata da 26 voti favorevoli, tra le polemiche di comitati cittadini e opposizione, la delibera con cui la maggioranza pentastellata ha dato il via libera alla cancellazione di 57 interventi del piano urbano parcheggi. Polemiche nate dal fatto che su "un numero complessivo di 65 interventi da espungere", lo precisa la stessa delibera, l'amministrazione guidata da Virginia Raggi ha deciso di salvarne 8, nonostante il parere contrario degli uffici. Quest'ultimi, ha spiegato l'assessora alla Mobilità Linda Meleo in Aula, "presentavano un rischio di contenzioso più elevato, per questo abbiamo ritenuto sia necessaria un'istruttoria aggiuntiva, fatta di deduzioni e controdeduzioni tra amministrazione e aziende proponenti".

Contraria l'opposizione: "Se è vero il parare negativo sostenuto dagli uffici sono comunque inattuabili  ed è possibile procedere anche in sede giudiziaria" la posizione del Partito democratico espressa dal consigliere Orlando Corsetti. "E' un anno e mezzo che hanno sul tavolo tutti i documenti necessari" le parole della presidente di Carteinregola Anna Maria Bianchi "è arrivato il momento di prendere una decisione". 

A suscitare maggior contrarietà, la presenza nel mini-elenco di 4 interventi particolarmente osteggiati dalla cittadinanza. Ci sono gli 800 posti auto da 'scavare' sotto il Quirinale, all'altezza del Traforo che collega via Nazionale con via del Tritone sul quale pende un ricorso al Tar e un corposo elenco di pareri negativi. C'è il parcheggio tra via Crispi e via Zecchelli, non molto distante dal Traforo, per il quale, secondo quanto riporta il documento, "l'attuale assetto proprietario non consente di procedere". Non solo, ricorda Carteinregola, "in una nota della Soprintendenza del 28 ottobre 2010 si legge che si tratta di un'area 'di grande sensibilità archeologica' dove sono state ritrovate parti di una domus repubblicana con un mosaico pregiato".

E ancora. Sempre con la posizione contraria degli uffici in relazione all'assetto proprietario, l'amministrazione si riserva di valutare anche i 609 posti auto da scavare su tre piani del Lungotevere Castello, tra Palazzo di Giustizia e Castel Sant'Angelo. "Bisogna ricordare" scrive Carteinregola "che l'area presenta notevoli problematiche idrogeologiche, che avevano comportato la rinuncia alla realzzazione del sottopasso di Castel Sant'Angelo pochi metri oltre". Resta aperta una possibilità anche per i 1000 posti auto alla Tenuta della Chiavichetta, un'area scarsamente abitata lungo via della Magliana, a ridosso dell'Autostrada Roma Fiumicino. Il proponente, emerge dalla delibera, sostiene che un parere negativo è infondato in assenza dell'approvazione del piano paesaggistico. Gli uffici lo rigettano: "E' fondato". Come sottolineano da Carteinregola, inoltre, "nella sua bozza l'ex assessore Guido Improta metteva stringenti scadenze per 75 interventi: se non fossero stati perfezionati entro 90 giorni sarebbero stati espunti. Oggi questo limite temporale è scomparso". 

Il piano viene dal passato, frutto dell'emeregenza traffico partita nell'ormai lontano 2006 e terminata il 21 dicembre 2012 con l'ex primo cittadino Gianni Alemanno come ultimo commissario. 257 gli interventi complessivi, 42 quelli ultimati, 10 quelli in corso di realizzazione, 46 sono stati oggetto di convenzione, per 19 il progetto è stato approvato con ordinanza o con delibera mentre 140 sono solo stati programmati. La 'lista nera' è stata composta pescando tra quest'ultimi. Dei 57 totali, 29 sono su suolo pubblico. Quattro i motivi di eliminazione: parere negativo, assenza del requisito della proprietà comunale, interferenze con i sottoservizi, nessun progetto presentato. C'è piazzale Clodio, cancellato a causa delle possibili interferenze con il futuro cantiere della linea C, piazza Indipendenza, a causa di un parere negativo del Mibact, piazza Ankara per lo stesso motivo, piazza Alessandria, sotto il mercato, per interferenze non sanbili con alcuni sottoservizi di Acea e piazza Euclide per interferenze con la Roma-Viterbo.

Presente alla discussione in Consiglio Meleo getta acqua sul fuoco delle polemiche. La delibera approvata oggi "è solo il primo passo del percorso che ci porterà a mettere ordine e ad approvare entro il 2018 il nuovo Piano urbano parcheggi" ha spiegato. "E' molto semplice: con questo provvedimento cancelliamo 57 interventi attualmente improcedibili". Gli 8 esclusi da questo elenco "presentavano un rischio di contenzioso più elevato, per questo abbiamo ritenuto sia necessaria un'istruttoria aggiuntiva, fatta di deduzioni e controdeduzioni tra amministrazione e aziende proponenti". L'assessora si è difesa dalle polemiche: "Non stiamo approvando alcun tipo di nuovo progetto. Ci auguriamo che episodi di cattiva informazione come quelli letti in questi giorni non si ripetano". 

"Spero che l'assessora Meleo non abbia voluto accusare i cittadini, anche se indirettamente, di sostenere falsità e di essere strumentali" le parole della presidente di Carteinregola Anna Maria Bianchi. "Sono 7 anni che ci battiamo perché nel Piano urbano parcheggi torni legalità, trasparenza e partecipazione. Sono anni che chiediamo che questa amministrazione, come prescritto per legge, chiuda il piano, dopo la fine dell'emergenza traffico. E se è vero che sono passati cinque anni dalla sua fine e nessuna delibera è stata approvata, sono due anni che gli uffici hanno avviato le istruttorie. Cosa si aspetta ad espungere tutti gli interventi non conformi a legge? Quei 4 parcheggi non vengono stralciati nonostante i pareri negativi degli uffici e nonostante non siano mai stati oggetto di convenzione e nemmeno di ordinanza commissariale. Quello che abbiamo chiesto è che si prenda una decisione perché rimandare facendo finta che ci sarà sempre un futuro in cui verrà chiuso il Pup offende la dignità dei cittadini. Questa è la prima cosa che chiediamo: rispetto".