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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Casa, approvate in Consiglio le linee guida per l'housing sociale

Tra le novità la realizzazione di un registro dettagliato e la destinazione a famiglie in emergenza abitativa

Realizzare un registro dettagliato completo degli immobili in housing sociale sul territorio di Roma, predisporre uno schema di convenzione-tipo con maggiori garanzie per amministrazione e cittadini, obbligo per i proponenti di stipulare una 'convenzione sociale' che regoli la fruizione delle aree comuni, prevedere la destinazione di quote di unità immobiliari a nuclei familiari in emergenza abitativa. 

Sono i punti principali delle 'Linee di indirizzo per le attività di gestione e controllo in materia di housing sociale', contenute nella proposta di delibera 83/2019 di iniziativa consiliare del gruppo M5S a prima firma di Valentina Vivarelli, all'epoca della presentazione dell'atto presidente della commissione Lavori pubblici e ora assessore con la stessa delega, approvata ieri pomeriggio dall'Assemblea capitolina con 23 voti favorevoli e 3 contrari. Il provvedimento è passato grazie al numero legale garantito dalla minoranza, che però non ha consentito l'approvazione della immediata eseguibilità della delibera. 

L'Aula ha così dato mandato alla sindaca Virginia Raggi e alla sua giunta, si legge nel testo, di "definire, disciplinare e attribuire alle strutture capitoline le competenze relative alle attività di gestione e controllo previste dal regolamento regionale n. 18 del 2012 in materia di housing sociale; realizzare, entro 60 giorni a decorrere dall'approvazione della presente deliberazione, un registro degli immobili in housing sociale suddivisi territorialmente per municipi, indicante il numero di alloggi e la rispettiva Sul, l'ubicazione, la planimetria ed ogni altra informazione o documentazione utile a rendere individuabili e monitorabili gli immobili in housing sociale. Tale registro sarà aggiornato trimestralmente e pubblicato on line sul portale di Roma Capitale. 

E ancora. Predisporre, per le convenzioni con operatori privati aventi interventi in housing sociale, uno schema di convenzione tipo che preveda nell'articolato una serie di condizioni: la garanzia di contemporaneità di realizzazione, nello Stato Avanzamento Lavori, dei comparti e/o singoli edifici destinati ad housing sociale rispetto a quelli privati, analogamente a quanto previsto per le opere di urbanizzazione primaria; l'introduzione di meccanismi sanzionatori, in caso di mancata ottemperanza di obblighi ed adempimenti, quali l'escussione di fideiussioni; il divieto di delocalizzazione; il divieto di monetizzazione al di sopra di una Sul minima di 45 mq; la contabilizzazione, nei 15 anni di locazione previsti e successive modificazioni, esclusivamente dei periodi di effettivo utilizzo. Infine, l'obbligo, per il soggetto proponente, di stipulare una 'Convenzione Sociale', inerente la regolamentazione dei meccanismi reali di fruizione e condivisione delle aree comuni e prevedere, per la parte di housing pubblica, la destinazione di quote di unità immobiliari a nuclei familiari in emergenza abitativa. 

"Con l’approvazione in Assemblea capitolina delle ‘Linee di indirizzo per le attività in materia di housing sociale’ è stato finalmente fatto ordine in questo settore attraverso la definizione delle competenze e l’introduzione di strumenti di controllo sia per chi sottoscrive convenzioni che includono questo strumento e sia per chi ne usufruisce", scrive la sindaca Virginia Raggi in un post su Facebook. "Una misura fondamentale e di supporto a tutte le azioni che abbiamo messo in campo per contrastare l’emergenza abitativa, l'obiettivo principale infatti è proprio quello di evitare che si crei altra emergenza". 

"L’housing sociale rappresenta una via intermedia tra la casa popolare, di proprietà pubblica e assegnata sulla base di graduatorie, e la casa a libero mercato; un patrimonio immobiliare accessibile a chi non possiede alti redditi ma che non ha i requisiti per vedersi assegnata una casa popolare: famiglie monoreddito, giovani coppie, single, studenti fuori sede", spiega ancora Donatella Iorio, presidente della commissione capitolina urbanistica. "Un tema tanto importante ma del tutto trascurato dalle precedenti amministrazioni, una negligenza che si è tradotta in una totale mancanza di definizioni di ruoli e competenze e in una completa assenza di informazioni per i cittadini e di controllo dell’amministrazione sugli interventi realizzati. Una lacuna inaccettabile a cui abbiamo voluto porre rimedio". 

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