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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La delibera 140 prima "grana interna" per Gualtieri: "Va superata, sia riconosciuto valore sociale delle attività"

Trombetti, Converti e Battaglia annunciano un giro di incontri con le associazioni che operano all'interno di spazi pubblici, da anni a rischio sgombero

La delibera 140, approvata nell'aprile 2015 dalla giunta Marino, potrebbe essere presto superata. Almeno è questa l'intenzione espressa in una nota congiunta dai consiglieri capitolini del Pd Yuri Trombetti, Erica Battaglia e Nella Converti rispettivamente presidenti delle commissioni Patrimonio, Cultura e Lavoro e Sociale. 

"Riconoscere valore sociale delle attività"

"Bisogna riconoscere il valore sociale delle attività che il mondo associativo e del terzo settore hanno promosso all'interno del patrimonio comunale - dichiarano i consiglieri - , valorizzando territori e ampliando lo spettro delle possibilità per tanti cittadini e cittadine: la delibera 140 va ampiamente superata, così come sono pronte le prime convocazioni urgenti per audire tutto quel mondo che giustamente oggi chiede garanzie e chiarezza anche sulle richieste di arretrati calcolati su valore di mercato".

Cosa prevede la delibera licenziata da Marino

Lo scopo dell'atto licenziato sei anni fa, infatti, era quello di censire l'intero patrimonio di proprietà del comune, ovvero circa 860 beni, rientrandone in possesso qualora ci fossero assegnazioni scadute, canoni non pagati o vere e proprie occupazioni da parte di associazioni che al loro interno negli anni hanno svolto - e in molti casi ancora svolgono - attività di carattere sociale, culturale e sportivo. "Nella nostra città si è perso tanto e francamente, anche ai fini della valorizzazione del patrimonio e del rafforzamento del senso di comunità, è arrivata l'ora di riscrivere le regole dello stare insieme - concludono Trombetti, Battaglia e Converti - . Concorderemo con la città le audizioni da tenere nelle commissioni Patrimonio, Sociale e Cultura per arrivare insieme a regole condivise". 

L'appello delle realtà sociali del IX Municipio

Poco prima, in un post Facebook indirizzato al sindaco Gualtieri, il coordinamento degli spazi sociali romani Caio-Comunità per le Autonome Iniziative Organizzate con base nel Municipio IX ricordava che "un anno fa la ex sindaca Raggi annunciava sui social di aver superato la delibera 140/2015. Le
associazioni che utilizzavamo il patrimonio pubblico venivano considerate detentrici dello stesso, seppur in via provvisoria - si legge nella nota - . Oggi quell'amministrazione non c'è più. Ne è subentrata una nuova che si è impegnata a riconoscere il valore sociale degli spazi. Dal suo insediamento tutto tace, in maniera preoccupante, visto che le lettere di richieste di arretrati calcolati sul valore commerciale continuano ad essere inviate alle associazioni".

Prima di Natale, infatti, la palestra popolare di Spinaceto, gestita dall'associazione "Street of the Life", era stata raggiunta da una richiesta di pagamento per un ammontare di oltre 21.000 euro, ovvero canoni non versati dal 2020 a oggi. Molto peggio è capitato a Esc, lo spazio sociale autogestito di San Lorenzo, che a fine ottobre è stato condannato a pagare oltre 200.000 euro. Sono solo due delle decine di esempi che si potrebbero fare. 

"Il richiamo al post di un anno fa, però - secondo gli spazi aderenti a Caio - è indice di un  fatto ineludibile e cioè che le amministrazioni passano e noi restiamo. Ne abbiamo viste tramontare già due, più un governo straordinario dei prefetti. Siamo fiduciosi che il sindaco Roberto Gualtieri ci ascolti". 

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