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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Roma Capitale: via libera al decreto, Alemanno brinda in piazza

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al secondo decreto sui poteri a Roma Capitale. Alemanno e altri esponenti del Pdl festeggiano davanti a Palazzo Chigi, la Lega polemizza

ROMA CAPITALE E' LEGGE - Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in prima lettura, il secondo decreto legislativo per l'attuazione della riforma di Roma Capitale. Si tratta del primo atto del nuovo governo guidato da Mario Monti. Mentre si attendono tutti i dettagli del provvedimento, la procedura prevede che il decreto passi ora all'esame dei due rami del Parlamento per poi tornare in Consiglio dei Ministri per avere l'ok definitivo entro 90 giorni. Il decreto stabilisce quali sono i poteri trasferiti dallo Stato a Roma Capitale e quali, con una legge regionale, saranno ceduti dalla Regione Lazio.

COSA CAMBIA - In sostanza, alcune aree di competenza statale come il commercio, il turismo, le attività produttive e la valorizzazione dei beni culturali, passeranno alle istituzioni cittadine (l'Assemblea capitolina, secondo quanto stabilito, dovrà avere 48 consiglieri). Roma, rispetto a tutti gli altri enti locali, sarà esclusa dai vincoli di finanza pubblica, mentre in fase di concertazione il sindaco potrà essere ascoltato direttamente dal Consiglio dei Ministri sui problemi della città, senza più passare per le sedi intermedie degli enti locali. Nei pressi di Palazzo Chigi, sotto il porticato della Galleria Alberto Sordi, un gruppo di assessori e consiglieri comunali e alcuni presidenti di municipio del Pdl hanno atteso il responso, insieme al sindaco Alemanno, sventolando tricolori e bandiere di Roma Capitale.

POLEMICHE ALEMANNO-LEGA - Non si fanno attendere le polemiche dei vertici leghisti: secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia avrebbe affermato che "se il buongiorno si vede dal mattino questo è un pessimo giorno. Mi sarei aspettato, come primo atto del governo Monti, un provvedimento sulla disoccupazione giovanile...". "Purtroppo lo abbiamo visto anche nelle dichiarazioni di oggi: la Lega Nord ha rappresentato l'ostruzione contraria al compimento di questa riforma", ha dichiarato invece Gianni Alemanno rispondendo a chi gli chiedeva di spiegare il motivo che ha portato ad allungare così tanto i tempi di approvazione in prima lettura del secondo decreto di Roma Capitale. Questo "nonostante sia stato Calderoli il ministro - ha continuato Alemanno - che ha portato all'approvazione in Parlamento del decreto delega in cui c'era la norma su Roma Capitale. Dal alcuni mesi, però, non riuscivamo a superare questi sbarramenti e oggi, finalmente, con un governo tecnico che non è influenzato dalla Lega riusciamo ad avere questa approvazione importante. E' un segnale d'attenzione - ha concluso il sindaco - per il nostro sistema territoriale".

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