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Roma Capitale: lunedì lettura del decreto. Alemanno: "Grazie Monti"

Lo ha annunciato il neo presidente del consiglio Mario Monti: lunedì in Consiglio dei Ministri verrà approvato il secondo decreto legislativo su Roma Capitale. Il sindaco ringrazia

Che piaccia o no ai mercati certo piace ad Alemanno. I primi ringraziamenti al neo presidente del consiglio Mario Monti arrivano proprio dal sindaco di Roma in seguito alla decisione del nuovo esecutivo di approvare un secondo schema di decreto legislativo su Roma Capitale. Quando? Il primo consiglio dei ministri utile che, guarda caso, casca proprio lunedì 21 novembre, termine ultimo per adottare questo passaggio finale della riforma. Cosa accadrà nei fatti? 

IL DECRETO -  Mentre con il primo decreto si disegnavano i contorni di Roma Capitale (il nuovo nome del Consiglio comunale che è diventato assemblea capitolina, il numero di consiglieri e assessori), il secondo dovrà stabilire quali sono i poteri che vengono trasferiti dallo stato al nuovo ente e quali, con legge regionale, verranno invece ceduti dalla Regione Lazio o gestiti in collaborazione tra le due istituzioni. Con il provvedimento si delimiteranno le aree di competenza statale che passano a Roma Capitale. Al Campidoglio dovrebbero andare la valorizzazione dei beni culturali, il commercio, le attività produttive, il turismo e la protezione civile. Per quanto riguarda le materie attualmente di competenza regionale, i settori di cui si parla sono la pianificazione territoriale e il trasporto pubblico locale materia, questa, che sarà gestita in collaborazione tra i due enti istituzionali così come previsto nel protocollo condiviso da Regione Lazio, Campidoglio e Provincia di Roma. 
 
Per quanto riguarda le tempistiche, fatta la prima lettura in Consiglio dei ministri, inizia un iter di 90 giorni per ulteriori correzioni del decreto in sede parlamentare. Quindi il Cdm deve approvarlo in seconda lettura dopo la quale il decreto potrà entrare in vigore. Parallelamente ci dovrà essere la legge regionale che regola i rapporti tra Regione Lazio e Roma Capitale. 
 
I COMMENTI - "Avere conferma ufficiale di questo impegno è per la nostra città un grande riconoscimento politico e istituzionale", ha esultato il sindaco Gianni Alemanno aggiungendo: "é finita la discriminazione contro Roma", riferendosi ai problemi posti dalla lega all'approvazione del provvedimento, e secondo la quale oggi il governo "comincia malissimo". A gioire, seppur con cautela, è anche il presidente della provincia Nicola Zingaretti. “E’ una buona notizia che il presidente del consiglio Mario Monti abbia deciso di portare lunedì al suo primo Consiglio dei Ministri il secondo decreto su Roma Capitale” ha dichiarato Zingaretti sottolineando subito il divario con il precedente esecutivo “che aveva ostacolato più volte il testo”. In festa anche Renata Polverini: “Proprio ieri  - ha detto il presidente della Regione Lazio - avevo sensibilizzato il sottosegretario Catricalà perché si procedesse all'approvazione del decreto, nella stesura concordata con la Regione Lazio, e che doveva essere varato nell'ultimo Consiglio dei Ministri del precedente governo. A Monti e Catricalà va il nostro ringraziamento per la sensibilità dimostrata".
 
“E' bastato che il governo di destra Bossi-Berlusconi se ne andasse per far arrivare le prime notizie positive per Roma”. Per l’ex opposizione la decisione di Monti è una cartina al tornasole di quello che fino ad oggi non è stato fatto: “Dopo circa un anno di lotte intestine nella destra romana e laziale, pranzi a base di pajate e insulti vari, finalmente con Monti il secondo Decreto su Roma Capitale verrà approvato lunedì prossimo”. Sono le parole di Marco Miccoli, segretario capitolino del Partito Democratico per il quale “il Governo Lega-Pdl era, e i fatti lo stanno dimostrando, il primo nemico della Capitale d'Italia".

 

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