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Voto Regione Lazio: il 13 si pronuncia il Tar, occhi puntati sul 27 gennaio

Cominciano a delinearsi anche le modalità ed i tempi per le primarie del Pdl

Si scaldano i motori in attesa delle prossime elezioni regionali ma intanto il Consiglio dei ministri non decide, e il Tar si pronuncerà al più tardi martedì 13 novembre. Resta dunque ancora aperta la questione della data del voto della Regione Lazio ma gli occhi puntano sul 27 gennaio, e indirettamente sembra confermarlo, su Twitter, anche Salvatore Ronghi, braccio destro della governatrice dimissionaria Renata Polverini. Ma intanto, mentre il candidato del Pd Nicola Zingaretti scalpita ("Mi auguro che il governo Monti rispetto alle voci di rinvio delle elezioni non si metta a difendere la casta"), qualcosa si muove sul fronte Pdl: il nome che correrà per la poltrona di via Cristoforo Colombo uscirà dalle Primarie.

PRIMARIE PDL - Si terranno il prossimo 16 dicembre, e termine ultimo per presentare le candidature sarà il 19 novembre. Ancora incerte le regole (quante firme per presentare una candidatura, per esempio, o le questioni logistico-economiche), ma per quello si attende di vedere come ci si regolerà a livello nazionale. Così hanno deciso i vertici del partito regionale, che si sono riuniti ieri pomeriggio (per Polverini solo un breve passaggio), e che si sono dati appuntamento alla prossima settimana per fare punto. Allora potrebbero essere formalizzate le altre candidature oltre a quella, già in campo, del senatore Stefano De Lillo.

TOTO NOMI - Ieri però ha fatto un passo avanti, sostenuto da alcune sigle della società civile, Bruno Prestagiovanni, nome d'esperienza vicino all'area del senatore Andrea Augello, ma - focusgroup stanno lavorando da settimane proprio su questo - potrebbe concorrere Augello stesso. Anche Fabio Rampelli resta in pole, così come Francesco Giro, ex azzurro. Soluzioni 'rosa': Sveva Belviso, Roberta Angelilli. Sempre che non si decida di proseguire sulla via 'civica', andando a pescare dalle file dell'imprenditoria o della magistratura (si era fatto il nome di Simonetta Matone).

DECRETO - La giornata, comunque, è stata con gli occhi puntati verso Palazzo Chigi, da dove sembrava potesse uscire un decreto che accorpasse le Regionali (Lazio, Lombardia e Molise) anche con le Politiche, slittando quindi ad aprile. Ma così non è stato. "Non mi sembra una questione prioritaria - ha spiegato il ministro Andrea Riccardi al termine della riunione - E' una situazione complessa, quella del Lazio è diversa da quella delle altre due Regioni". C'é per esempio il nodo dei consiglieri: 50 o 70? Secondo Donato Robilotta, ex consigliere regionale Pdl, il decreto 174 propende decisamente per la seconda ipotesi. Nel Lazio, inoltre, è stata coinvolta la magistratura: il Movimento Difesa del Cittadino, rappresentato dall'avvocato Pellegrino, ha presentato ricorso al Tar per chiedere il voto entro il 2012. La sentenza arriverà entro martedì prossimo.

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