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De Vito: "Al via la riforma delle partecipate"

Il presidente dell'Aula a margine di un evento sul provvedimento Madia. "Su amministratore unico dovremmo calare la novità sulle singole realtà. A Roma abbiamo aziende da 12mila e 8mila dipendenti"

Razionalizzare le società partecipate, come obbliga la riforma Madia e come "sta facendo alacremente facendo il nostro assessore capitolino Massimo Colomban". Il presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello de Vito, è tornato sul tema in occasione dell'incontro-dibattito 'Il nuovo governo delle società a partecipazione pubblica' organizzato ieri nella sala della Piccola Protomoteca in Campidoglio dall'Universitas Mercatorum

"Oggi discutiamo della riforma Madia, quindi della riforma normativa delle società partecipate, che nasce dalle esigenze di razionalizzare la galassia delle aziende, che sono oltre 8mila in Italia e dovrebbero invece essere ridotte a mille sulla scorta delle esperienze anche negative, come abbiamo visto con 'Parentopoli'- ha aggiunto De Vito - la riforma introduce novità importanti, come il divieto di costituire nuove società e nuove partecipazioni, se non per funzioni essenziali". Novità attese anche sul fronte governance "come la riduzione ad amministratore unico". 

Su questo, spiega ancora De Vito, "dovremmo confrontarci in relazione ad alcune realtà del Comune di Roma. E' chiaro che la legge fa una previsione generale e astratta, poi bisogna calarla nelle singole realtà. Nel Comune di Roma ci sono realtà peculiari come Atac e Ama, aziende da 12mila e 8mila dipendenti, che potrebbero risultare difficili da gestire con un amministratore unico. Su questo il Comune ha ottemperato per tempo, con i Consigli nel periodo di Natale in cui abbiamo approvato e conformato gli statuti delle società partecipate di Roma Capitale alle norme di legge. Sicuramente una riflessione su questo punto va fatta".

IL PIANO DI COLOMBAN

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