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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

M5s Roma sull'esposto ai Probiviri: "De Vito è stanco. Contro di lui nulla di personale"

La replica dei consiglieri di maggioranza al presidente del Consiglio comunale. A scatenare la bagarre la proposta di delibera, realizzata da De Vito, dal titolo Forum Roma 2030/2050

"Il gruppo del MoVimento Cinque Stelle in Campidoglio ritiene che l'iniziativa risenta di un momento di comprensibile stanchezza da parte del Presidente dell'Assemblea Capitolina, che ha evidentemente interpretato come un attacco personale quello che è invece l'esito di un semplice processo di confronto democratico interno". Il gruppo dei grillini romani risponde a Marcello De Vito e alla notizia, diffusa da RomaToday, di un esposto depositato dal presidente del Consiglio comunale al Collegio dei Probiviri, contro i tre consiglieri di maggioranza Andrea Coia, Enrico Stefàno e Angelo Sturni, accusati di aver violato Statuto e Codice etico. 

De Vito, è la replica, avrebbe "evidentemente interpretato come un attacco personale quello che è invece l'esito di un semplice processo di confronto democratico all'interno del gruppo". Il riferimento va al cambio di rotta a sorpresa della maggioranza sulla delibera Forum Roma 2030/2050, atta alla realizzazione di una Consulta cittadina di confronto sugli asset strategici per lo sviluppo della Capitale. Un nuovo organismo di confronto tra esponenti politici e principali stakeholder cittadini. 

Applaudita anche dalla sindaca Raggi, che con De Vito (relatore e primo firmatario) la presentò alla stampa a febbraio 2019, la proposta è stata invece bocciata dai consiglieri. La decisione in una riunione della quale però il presidente dell'Aula non è stato messo al corrente. E che ha poi determinato il ritiro della firma all'atto - depositato al Segretariato generale a metà aprile e pronto per andare al voto in Consiglio - da parte del capogruppo Giuliano Pacetti. 

"L'atto in questione è stato oggetto di una valutazione maturata nel tempo - scrive il M5s Roma in un post su Facebook - che ha riguardato solo ed esclusivamente il merito della proposta". E ancora: "Sulla base delle esperienze maturate da quando la proposta a prima firma del Presidente De Vito fu depositata ad oggi fanno ritenere il contenuto ridondante rispetto a quanto già previsto dal vigente Regolamento del Consiglio Comunale, art. 95 comma 3, utilmente e proficuamente attuato con costanza dalle Commissioni Capitoline". 

Inammissibile insomma, nonostante i parere favorevoli degli uffici tecnici. Una scelta che i consiglieri rivendicano "in osservanza allo spirito democratico che ha sempre prevalso all'interno del nostro gruppo", dove "le osservazioni dissonanti hanno sempre avuto diritto di espressione, salvo poi giungere a una composizione delle parti, anche se questo ha comportato ritiro di atti e ripensamenti".

"Continuiamo a credere in questo metodo - concludono gli eletti M5s - ed è perciò con la speranza che il Presidente De Vito riconosca nella procedura adottata quei valori in cui diceva di credere, che riteniamo voglia ripensare all'iniziativa diffusa dai media, a meno che essa non voglia testimoniare una volontà di isolamento di cui non potremo che prendere atto".

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