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"Rimettiamo la chiesa al centro del Villaggio": De Vito e Di Maio smentiscono tensioni nel Movimento

Il candidato premier in pectore: "Lasciate perdere i quotidiani, meglio la settimana enigmistica". De Vito: "Marino e Tronca ci hanno messo più di un mese per completare la squadra"

Dopo la bufera degli ultimi giorni nel Movimento Cinque Stelle si prova a raccontare una storia diversa: un gruppo unito, solido, una divisione dei compiti precisa. Insomma, va tutto bene. Protagonisti della contronarrazione sono Marcello De Vito e Luigi Di Maio. Il primo, presidente in pectore dell'Aula Giulio Cesare, attraverso il suo profilo facebook ha voluto mettere i puntini sulle I su alcune questioni. Il secondo è andato all'attacco dei giornali. L'ha fatto utilizzando il blog di Grillo con il quale, secondo alcuni articoli di giornale, Di Maio sarebbe entrato in rotta di collisione. 

DI MAIO - "Quello che state leggendo sui giornali in questi giorni è falso. Dal gossip su Roma, alle telefonate, alle correnti, alle beghe interne, addirittura le invenzioni sui litigi con Grillo", attacca il vice presidente della Camera. "Quello che state leggendo sui giornali in questi giorni è falso. Dal gossip su Roma, alle telefonate, alle correnti, alle beghe interne, addirittura le invenzioni sui litigi con Grillo". Cosi'', sul sito beppegrillo.it, Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e membro del direttorio del M5s. Si tratta secondo Di Maio di "allucinazioni di giornalisti  che da quando è finita la prima Repubblica, non azzeccano uno scenario neanche se glielo passa il diretto interessato. Ad alcuni di loro non rilascerò mai più un'intervista, vista la disonestà intellettuale dimostrata, e per questo inventano di sana pianta su di me. Niente di nuovo. Avevamo previsto che sarebbero stati tutti contro Virginia e la sua Giunta. Ma siamo un gruppo compatto e forte. Siamo una comunità. Per quanto provino a farci apparire come gli altri, ogni volta la loro disinformazione gli si rivolta contro come un boomerang". Quindi la battuta finale, ennesimo attacco alla categoria: "Di questi tempi consiglio La settimana enigmistica che batte tanti quotidiani per copie vendute. Lì i rebus ve li risolvete da soli. E sicuramente il risultato è più attendibile".

DE VITO - Marcello De Vito punta invece a difendere l'operato di Virginia Raggi. Già, proprio lui vittima, o presunta tale, del dossier ordito dal Raggio Magico, snocciola i numeri che smontano il ritardo nella composizione della giunta. "Marino, divenuto Sindaco il 10 giugno 2013, impiegò 21 giorni per convocare il primo Consiglio per la presentazione della Giunta del primo luglio. Tronca ha impiegato più di un mese per il completamento della sua squadra. Il M5S, dal 19 giugno, ha fissato il primo consiglio al 7 luglio. Dov'è l'anomalia?". 

Il prossimo presidente dell'Aula Giulio Cesare spiega: "Ci stiamo semplicemente prendendo il tempo che la legge prevede. Il tempo necessario a fare delle scelte decisive, basilari, non rivedibili. Ognuno di noi è al lavoro per questo. Non vogliamo fare come Marino che cambiò due terzi della sua Giunta in due anni". De Vito quindi parla di "connotazione stile Dinasty che propinano, inqualificabile e inesistente". La sua attenzione si concentra sul manuale cencelli per le commissioni: "Abbiamo seguito criteri di merito. Gli ex consiglieri municipali, oggi in consiglio comunale, continueranno a seguire le materie seguite sino ad oggi. Una vicepreside di cosa deve occuparsi se non di scuola? Nella tanto decantata commissione urbanistica siederanno architetti, ingegneri, avvocati, tecnici. Ci fa piacere che qualcuno abbia in mano il documento: potrà agevolmente verificarlo, se è in buona fede. Come pensava che componessimo le commissioni: tirandole ai dadi?!?". Quindi la chiusura: "Rimettiamo la chiesa al centro del villaggio". 

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