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Ddl Zan, la carica dei 10mila in piazza del Popolo: "Si approvi presto e così com'è"

Senza superare la capienza massima della piazza, 2.000 persone, associazioni e partecipanti si sono alternati sabato pomeriggio per manifestare in favore dell'approvazione del disegno di legge

Una giornata di mobilitazione nazionale per sostenere l’approvazione del Ddl Zan, il disegno di legge contro l'omotransfobia proposto dal deputato Alessandro Zan: sono state circa 10.000 le persone che sabato sono scese in piazza del Popolo (e in diverse altre piazze d’Italia) per manifestare, sventolando bandiere arcobaleno e striscioni e chiedendo un’approvazione rapida e integrale, senza alcuna modifica.

“L’odio non è un'opinione”, "l'amore non ha genere”, “e ancora “non vedete l'omofobia perché vi acceca l'ipocrisia”. Sono solo alcuni degli slogan comparsi su cartelli e striscioni uniti da un’unica dichiarazione d’intenti: “Per la legge Zan e molto di più: non un passo indietro”, mentre Vladimir Luxuria, che ha tenuto il discorso di apertura, ha chiarito che il Ddl va approvato “così com’è, senza cambiare una virgola”.

Alla mobilitazione hanno partecipato i rappresentanti di moltissime realtà e associazioni, da quelle Lgbtqia+ a quelle del mondo femminista. E ovviamente c’era anche lui, Alessandro Zan, salito sul palco allestito in piazza del Popolo. Il Ddl Zan, va ricordato, è un disegno di legge finalizzato alla prevenzione e al contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità.

VIDEO | Ddl Zan, in migliaia a piazza del Popolo per chiederne l'approvazione: "Non un passo indietro"

ddl zan piazza del popolo

“Il disegno di legge ancora ostaggio in Parlamento ed è contrastato dalle forze più reazionarie del Paese - hanno spiegato gli organizzatori della manifestazione - Si continua a rimandarne la calendarizzazione in Senato, si inventano tecnicismi assurdi e si raccontano fake news sulla legge. Al centro di questi giochetti politici, come al solito, ci sono le nostre vite e le nostre esistenze, che non trovano però spazio e rappresentazione sui media, sui giornali, nelle discussioni sul ddl Zan".

Una piazza rispettosa delle misure anti coronavirus, tra mascherine e distanziamento, che non ha rinunciato a far sentire tutte le voci, alternandosi per rispettare il contingentamento di 2.000 persone al massimo. E che ha incassato il sostegno di diverse forze politiche.

“La straordinaria partecipazione che abbiamo visto oggi nelle piazze italiane è la voce che chiede al Parlamento di approvare la legge - ha detto la senatrice del Pd Monica Cirinnà - deve essere la spinta decisiva per tutti i legislatori per affermare con certezza che anche in Italia i crimini di incitamento all'odio e alla violenza vengono perseguiti. La legge Zan ha fatto già buona parte del suo percorso parlamentare ottenendo un ampio consenso trasversale alla Camera, mi auguro che la ragione dei diritti porti ad una definitiva approvazione anche in Senato. Ci batteremo contro ogni tentativo ostruzionistico”.

"Siamo qui perché non potremmo essere altrove - ha aggiunto il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Frantoianni - Questa è una straordinaria piazza che si batte collettivamente per affermare un diritto elementare: un diritto ad avere diritti, contro la violenza e le discriminazioni e questa legge e' un pezzo fondamentale di questa battaglia”.

Anche Più Europa era in piazza del Popolo per sostenere la manifestazione: “La libertà e la sicurezza delle persone lgbti è una questione europea - ha detto Alessandro Massari della direzione di Più Europa - Non solo Polonia, e Ungheria, ma anche in Italia e in tutta Ue è necessario garantire pienezza dei diritti dei cittadini europei lgbti. Il ddl Zan va in questa direzione e Più Europa lo sostiene in maniera convinta".

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