rotate-mobile
Politica

De Vito arrestato, Frongia indagato: è imbarazzo a cinque stelle. Consiglieri comunali con le bocche cucite

Regna il silenzio tra gli eletti grillini in Campidoglio. Intanto l'assessore allo Sport si autosospende dal Movimento e rimette le deleghe a Raggi

I telefoni squillano a vuoto e i consiglieri comunali scelgono, più o meno imbeccati dall’alto, il silenzio. Si preferisce non commentare a caldo la notizia dell’indagine a carico di Daniele Frongia, accusato di corruzione nel primo filone d’inchiesta sullo stadio della Roma. Un’altra tegola che si abbatte su una giunta già provata a 48 ore dall’arresto del presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito. 

Unico a esporsi sotto la scalinata laterale di palazzo Senatorio è il consigliere Andrea Coia, presidente della commissione Commercio. "C’è differenza tra essere indagato e essere arrestato" commenta come a dire: se De Vito in carcere è grave dieci, con Frongia bisogna essere più cauti. "Aspettiamo di capire cosa emergerà". Certo, la questione politica è difficile da ignorare. "È il vecchio filone d’inchiesta, e Frongia aveva già comunicato tutto ai probiviri, ce lo ha detto".

Azzerare la giunta per ripartire? "Servono persone più forti, in grado di sconfiggere la malavita". Un messaggio chiaro, politico, lanciato ma poi parzialmente corretto un’ora più tardi, quando ancora una volta, in solitario, rispondeva, unico o quasi a farlo, ai cronisti. "Persone forti? Intendevo dire che servono più forze dell’ordine". Ma Frongia, indagato nell’inchiesta sullo stadio della Roma, può ancora fare l’assessore allo sport? "Questo non lo so, deciderà lui e decideranno i vertici del Movimento". Decisione che è poi arrivata in tarda serata. Il fedelissimo di Raggi ha annunciato su Fb l'autosospensione dal M5s. Le deleghe da assessore ora sono in mano alla sindaca. 

Braccata dalla stampa, nonostante l'uscita da un ingresso secondario, la consigliera Cristiana Paciocco. "Siamo sereni, non percepiamo nessun trambusto. Dobbiamo andare avanti senza farci travolgere e controllando tutti gli atti". Ma su Frongia indagato non risponde: "Non ho letto niente, stavo lavorando qui in Comune". 

Intanto, nel day after della prima, vera, notizia che ha scosso il Campidoglio, quella dell’arresto del numero due del Movimento romano, si cerca di ricompattare le fila. Il Consiglio comunale in calendario per questo pomeriggio è saltato, annullato dal neo presidente in pectore Enrico Stefàno. Tocca prendere tempo e rifiatare. Mentre sul progetto dello stadio della Roma il diktat è andare avanti compatti e guai a chi tentenna. Ma dal gabinetto del sindaco è partita la due diligence sulle altre opere urbanistiche coinvolte nell'inchiesta (Mercati generali a Ostiense, ex fiera di Roma e un albergo alla stazione Trastevere). Un controllo a tappeto su atti e certificazioni passati per le mani dell’ex presidente De Vito, prima amico e compagno di battaglie, oggi simbolo del purismo perduto.

Raggi: "De Vito e Lombardi non mi amavano"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

De Vito arrestato, Frongia indagato: è imbarazzo a cinque stelle. Consiglieri comunali con le bocche cucite

RomaToday è in caricamento