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D'Annibale: "80mila firme dicono no alla legge Tarzia"

Il consigliere PD Tonino D'Annibale dichiara la propria vicinanza a tutte le donne che stamattina sono scese in strada per gridare il loro no contro la legge Tarzia sulla privatizzazione dei consultori

Questa mattina si è svolto il corteo contro la legge Tarzia. I comitati femminili si sono ritrovati alle 11 in via dei Lincei per poi proseguire fino alla sede della Regione. “Il corteo di oggi è stato aperto da donne e mamme in attesa, con il pancione”, commenta il Consigliere PD Tonino D'Annibale." È la dimostrazione che i consultori favoriscono, grazie al loro ruolo di formazione e informazione, la vita, le famiglie, le nascite. Vogliamo consegnare nelle mani della Presidente Polverini le 80 mila firme raccolte per dire no alla riforma dei consultori proposta dalla Tarzia".

"Il Partito Democratico- continua D'Annibale - è qui per dire no a una riforma che cancella anni di lotte e di conquiste sociali e civili delle donne, e per difendere il carattere pubblico dei consultori che devono rimanere strutture che si rivolgono a tutte e a tutti, rispettandone le diverse sensibilità. È necessario che questo luogo di assistenza continui a fungere da punto di riferimento garantendo la salute di tutti e possa contare su stanziamenti che ne valorizzino i compiti già assegnati di assistenza alle donne, alla maternità, alle famiglie, alle coppie".

"Il vero problema – aggiunge l'esponente PD - è che i Consultori a disposizione dei cittadini attualmente sono troppo pochi, tanto che le leggi prevedono l’istituzione di una di queste strutture ogni 20mila abitanti. Siamo molto al di sotto di questa media. Il vero problema è questa drammatica assenza di strutture pubbliche che rischia di favorire il ricorso all’aborto clandestino soprattutto dei tanti migranti che vivono nella nostra società. I consultori pubblici – conclude D'Annibale - sono troppo pochi, dobbiamo aumentarne il numero. Questa sarebbe una battaglia da portare avanti, nel rispetto della dignità e libertà delle donne”.

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