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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

È crisi in Croce Rossa, 65 licenziamenti. Due lavoratori si incatenano: "Ci diamo fuoco"

L'associazione in deficit economico a causa della chiusura dei centri di accoglienza e dei mancati pagamenti da parte della PA: "Per noi scelta obbligata, perdiamo professionisti"

Esplode la crisi della Croce Rossa di Roma. Dopo l'allarme lanciato all'inizio del maggio scorso si è conclusa la procedura di licenziamento per 65 dipendenti

Croce Rossa di Roma: 65 licenziamenti

"Una via obbligata" - ha sempre sostenuto l'associazione alle prese con i mancati pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e la perdita degli introiti dopo la chiusura dei centri di accoglienza per migranti. Difficoltà economiche e surplus di personale con Croce Rossa di Roma a mandare a casa 65 dei suoi operatori. 

L'accoglienza è ai minimi e le amministrazioni non pagano: in Croce Rossa è licenziamento collettivo

Croce Rossa: stipendi in ritardo e licenziamenti

Fallito l'accordo con i sindacati. "Abbiamo avviato come previsto dalle norme di legge in materia un confronto con i Sindacati che è andato ben oltre i termini previsti, al fine di tentare ogni possibile soluzione a tutela dei lavoratori e dell'Associazione. Tuttavia, la trattativa non ha portato ad alcun accordo, nonostante la proposta dell'Associazione conciliativa di estendere il periodo di ripescaggio a 24 mesi contro i 6 previsti dalla normativa, una parziale riduzione degli esuberi e la formazione professionalizzante gratuita a tutto il personale in esubero. Pertanto, la conclusione della procedura - ha scritto Croce Rossa di Roma - è una via obbligata per l'associazione e, di conseguenza, oltre ai ritardi nel pagamento degli stipendi si aggiunge anche la formale conclusione del rapporto lavorativo".

La denuncia della CRI: "Sociale penalizzato"

Dito puntato sulla ristrutturazione del sistema di accoglienza "che ha portato per l'associazione, in definitiva, al termine di decine di rapporti lavorativi a tempo determinato e a collaborazione e, ora, al licenziamento di 65 persone a tempo indeterminato. Un capitale umano fatto di persone con professionalità specifiche che perde tanto l'Associazione, quanto tutta la comunità. Chi opera nel sociale - ha scritto la Cri - non è mai stato così penalizzato". 

Lavoratori Croce Rossa incatenati: "Ci diamo fuoco"

Una vicenda, quella dei licenziamenti in Croce Rossa di Roma, che questa mattina ha vissuto anche attimi di tensione: erano infatti le prime pre del mattino quando in piazza Oderico da Pordenone, davanti la sede della Giunta della Regione Lazio, due persone, un uomo e una donna, si sono incatenati minacciando di darsi fuoco.

I due operatori della Croce Rossa, tra quelli che da poco hanno perso il lavoro, si sono liberati nel corso della mattinata dopo la promessa di un colloquio con l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Colombo. 
 

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