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Critiche e accuse di "tradimento": così sindacati e associazioni replicano a Tobia Zevi

Le parole dell'assessore alle politiche abitative rilasciate a RomaToday hanno scatenato la reazione di alcune realtà cittadine. I più critici: "Sulla delibera 140 sta tradendo il mandato elettorale"

All'indomani dell'intervista rilasciata a RomaToday dall'assessore alle Politiche Abitative e al Patrimonio Tobia Zevi, non si sono fatte attendere le reazioni da parte del mondo associativo e dei sindacati che quotidianamente si occupano del tema casa a Roma. Le parole dell'esponente della giunta Gualtieri su sfratti, occupazioni, scorrimento della graduatoria per l'assegnazione di alloggi popolari e gestione del patrimonio indisponibile hanno provocato le repliche principali, la più dura delle quali arriva dalla rete cittadina Caio (comunità per le autonome iniziative organizzate). 

"Zevi contraddice il programma elettorale"

"L'assessorato ha più volte annunciato il superamento dell'attuale delibera vigente, la 140 del 2015 - hanno scritto in un post Facebook ripreso dalle agenzie - ma Zevi, dopo un brevissimo periodo di confronto con le associazioni, è scomparso dai radar, almeno dai nostri". L'assessore nell'intervista ha ribadito l'impegno alla scrittura di un nuovo regolamento per la gestione degli immobili di proprietà comunale ad oggi vuoti o occupati da associazioni culturali, di promozione sociale e sportiva - alcune delle quali raggiunte da richieste di risarcimento per affitti non corrisposti  - che nelle intenzioni dell'amministrazione sarà presentato a breve in assemblea capitolina. La rete, però, riscontra che "ad oggi nulla è cambiato in merito all'ordinario, come ampiamente dimostrato dai continui invii di bollettini di pagamento con il canone calcolato su base commerciale. L’amministrazione  - prosegue Caio - finge di nuovo di non sapere che noi abbiamo recuperato dall’abbandono immobili che erano in stato di degrado assoluto e li abbiamo restituiti alle collettività". E sul nuovo regolamento, le associazioni sottolineano quanto sia "grave, perché vorrebbe dire che la delibera 140, con tutte le sue criticità più volte condivise - accusano - con gli esponenti dell’attuale amministrazione, potrebbe restare in piedi e riceverebbe copertura normativa mediante la approvazione di un nuovo regolamento". "Non ci saremmo mai aspettati  - dichiarano ancora - un quadro così nero ed una tale contraddittorietà rispetto a quanto dichiarato in campagna elettorale".

Le accuse di Asia-Usb

Si focalizza più sull'emergenza sfratti il segretario romano di Asia-Usb, Angelo Fascetti: "Tante chiacchiere, i fatti sono che sfrattano le persone e il comune si gira dall'altra parte - fa sapere a RomaToday - , evacuano via Giolitti per inagibilità e le famiglie sono sbattute per strada nonostante nella stessa via ci siano numerose case tenute vuote da anni. Non controllano, nonostante le nostre segnalazioni, gli alloggi dei piani di zona: molti sono vuoti e invece lasciano sfrattare le famiglie nonostante chi gestisce le case abbia speculato. Continua la guerra agli inquilini delle case popolari mentre lasciano vuoti gli alloggi, non hanno lavorato le domande di sanatoria e chi aveva diritto ora rischia di essere sfrattato, non aggiornano le inutili graduatorie anche perché non sono in grado di riassegnare gli alloggi, per riconsegnare un alloggio è un odissea". Ma soprattutto, secondo Fascetti "manca un piano di sviluppo dell'edilizia pubblica e il suo finanziamento - accusa - . Non c'è un meccanismo di tutela degli inquilini degli enti previdenziali che stanno perdendo le case sotto la pressione di questi enti. Non c'è un meccanismo di finanziamento della casa stabile. Ultimo esempio nel piano di zona Spinaceto II - conclude il sindacalista - dove dal 2012 gli alloggi sono sotto sequestro per la nostra denuncia, ci sono 14 alloggi vuoti da anni nonostante il comune ultimamente abbia revocato la concessione. Non c'è la dovuta attenzione e organizzazione".

Unione Inquilini: "Zevi troverà casa a migliaia di persone?"

Più pacato, ma pur sempre diretto, il commento da parte di Silvia Paoluzzi dell'Unione Inquilini: "Accolgo con entusiasmo la volontà di applicare il metodo Caravaggio alle famiglie che vivono nelle occupazioni - dichiara - . Ci domandiamo se l'assessore Zevi sarà in grado di trovare le migliaia di alloggi per tutte le famiglie, perché a Roma sono tantissime le occupazioni degli stabili. Ci auguriamo però che lo stesso passaggio di casa in casa possa essere garantito per le famiglie che giornalmente vengono sfrattate e finiscono in strada. Per le 13.896 famiglie in graduatoria invece? Considerando sia vero che l'anno scorso siano state assegnate 200 case (lo ha dichiarato Zevi durante l'intervista, ndr), dovranno passare oltre 70 anni per vedere collocate gli aventi diritto negli alloggi pubblici!". "Ricordo inoltre all' assessore Zevi  - conclude Paoluzzi - che il bando Erp 2012 è un bando aperto. Dovremmo invece parlare dell'interpretazione dei criteri per l'acquisizione di punteggi da parte del dipartimento perché abbiamo molte difficoltà. Insomma ci sono margini di miglioramento, ma nella confusione manca l'obiettivo. Dobbiamo focalizzarci su come aumentare il patrimonio pubblico per riaffermare il diritto alla casa per tutti nella città di Roma. Come sempre siamo pronti al confronto". 

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