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Sabato, 20 Aprile 2024
Proteste lavoratori / Pinciano / Viale Antonello Trombadori

A Roma l'ondata di licenziamenti nel turismo non si placa: nuova protesta dei lavoratori

Il presidio in occasione del secondo incontro sullo Sheraton: “Salviamo il comparto”

L’ultimo incontro sui 164 licenziamenti dello Sheraton si è chiuso con una fumata nera, così i lavoratori dell’hotel romano, insieme ai colleghi degli altri alberghi che in città stanno tagliando sul personale, annunciano un nuovo assedio. Il presidio in programma giovedì 3 febbraio (dalle 14 alle 17) sotto Federalberghi, la sede in cui si discuterà ancora una volta del loro futuro. 

Licenziamenti negli hotel romani: si infiamma la protesta

Si infiamma la protesta dei lavoratori del turismo, vessati dalla crisi scaturita dalla pandemia e dal mancato utilizzo degli ammortizzatori sociali esistenti da parte delle proprietà alle prese con ristrutturazioni e vendite. A Roma sono già oltre 250 i licenziamenti sul tavolo: oltre all’azzeramento totale del personale dello Sheraton Roma Hotel & Conference Center, ci sono i 41 esuberi dell’Hotel Cicerone e i 47 del Majestic di via Veneto. A loro si aggiungono le incertezze dei lavoratori dei servizi in appalto a partire dai 25 del Barberini. Solo la punta dell’iceberg se si considera che tra guide, tour operator, aziende dei grandi eventi, ristorazione, servizi al turismo, taxi e Ncc, aziende di pulizie, lavanderia e manutenzione, la stima parla di circa 8mila posti di lavoro a rischio solo a Roma

Turismo, sindacati in piazza: "Sto ai licenziamenti"

Da qui un nuovo presidio unitario promosso da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs “contro le procedure di licenziamento che stanno interessando il settore alberghiero e per chiedere misure urgenti a sostegno della filiera del turismo” - scrivono i sindacati chiamando a raccolta i lavoratori. 

“Senza dubbio ci sono l’urgenza e la necessità di utilizzare le novità che abbiamo dal punto di vista degli ammortizzatori sociali, le aziende - sottolinea Alessandro Russo della Filcams Cgil a RomaToday - hanno tutti gli strumenti per evitare questi licenziamenti. Purtoppo non c’è stato il blocco che auspicavamo, ma esistono vie d’uscita per evitare un dramma occupazionale e sociale. Attendiamo anche la convocazione del consiglio straordinario di Roma Capitale perchè serve la convergenza politica a tutela di un settore che ha una crisi gestibile ma rischia di soccombere alle strategie di chi, approfittandone, vuole utilizzare l’alibi della pandemia per azzerare posti di lavoro. Per questo - conclude Russo - la mobilitazione non si ferma, anzi”. 

E mentre il Campidoglio annuncia in autunno gli stati generali del turismo per superare la crisi e l’emergenza da Covid-19, “un rinnovato patto tra istituzioni e imprese per resistere alla crisi e ripartire” - l’ha definito l’assessore Alessandro Onorato, alla Pisana c’è stata la firma del protocollo di intesa sottoscritto dalla Regione Lazio, dai sindacati e dalle associazioni datoriali per sostenere e rilanciare il settore.

Il protocollo d'intesa per rilanciare il turismo a Roma e nel Lazio

Lavoro e sviluppo nel turismo: il cuore del documento. Il piano di interventi per la promozione e valorizzazione della qualità del lavoro nel settore turistico del territorio laziale si pone l'obiettivo di costruire strumenti in favore dei lavoratori e delle aziende del settore attraverso l'introduzione di misure di sostegno volte a favorire un lavoro stabile, regolare, di qualità e una crescita sostenibile. I centri per l'impiego faciliteranno l'incontro tra domanda e offerta, anche con l'individuazione di forme di integrazione tra i servizi del lavoro pubblici e gli sportelli gestiti dall' Ente Bilaterale di riferimento. Un ruolo importante sarà svolto dalla formazione e riqualificazione dei lavoratori inseriti in percorsi di politica attiva del lavoro, sperimentando la misura inserita nel Patto Politiche Attive del Lavoro 'Reddito del cittadino in formazione': uno strumento con il quale garantire a chi è impegnato in un percorso formativo di avere un sostegno economico per il tempo dedicato alla riqualificazione e all'aggiornamento professionale.

Turismo: cosa prevede il protocollo firmato in Regione Lazio

L'accordo prevede il contrasto al dumping contrattuale, attraverso la promozione dei contratti leader al settore del turismo sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative in tutti i segmenti di attività riconducibili al settore turistico ricettivo, anche attraverso la previsione di premialità specifiche e condizioni di accesso alle misure di sostegno finanziate dalla Regione Lazio.

Un altro punto qualificante è il mantenimento dei livelli occupazionali attraverso la messa in atto di tutte le azioni utili, anche attraverso clausole di salvaguardia previo accordo tra le parti, o incentivi alle aziende che non procedono a licenziamenti nel settore e che scelgono di mantenere la gestione diretta di tutti i propri servizi. Nel caso, invece, abbiano deciso di affidare a terzi uno o più servizi oppure nel caso di cambio di appalto, dovranno garantire la tutela occupazionale, l'applicazione da parte dell'appaltatore della contrattazione collettiva del settore turismo sottoscritta dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, l'effettivo controllo e l'eventuale tempestivo intervento finalizzato alla soluzione, sulla regolarità nell'erogazione delle retribuzioni e degli oneri previdenziali ed assistenziali da parte dell'appaltatore. Infine, una campagna di informazione e promozione delle iniziative a sostegno del settore e delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.

“Questo protocollo è un passo in più ma dovremo farne altri, fino a quando non avremo una risposta complessiva, oltre a ciò che la Regione sta facendo" - ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Claudio Di Berardino auspicando in particolare per Roma l’indicazione di una via d'uscita dalla crisi profonda. 

Promuovere un nuovo sistema di turismo e sviluppo economico garantendo protezione ai lavoratori. Questa la strada tracciata dall’assessora regionale al Turismo, Valentina Corrado. Il documento "non è un punto di arrivo ma il tassello di un percorso. Solo ascoltando le esigenze degli attori della filiera e proseguendo sul rilancio del turismo si può imprimere un'accelerazione su un settore volano dello sviluppo economico del Lazio. E' evidente che c'è bisogno di una risposta più forte per salvaguardare i lavoratori e contrastare le difficoltà che le imprese stanno subendo. Solo insieme possiamo risalire la china e creare interventi duraturi nel tempo".

I sindacati: "Valorizzare e tutelare occupazione"

"Riteniamo che la sottoscrizione del Protocollo d'Intesa sia il punto cardine su cui costruire un nuovo turismo del Lazio e che la formula vincente sia quella di progettare un sistema di sviluppo che valorizzi e tuteli l'occupazione e il territorio. A istituzioni e parti sociali, da subito, l'onere di concretizzarne contenuti e strumenti a partire dalla gestione delle numerose vertenze aperte nel settore alberghiero" - hanno commentato a margine della firma Cgil, Cisl e Uil.

Le organizzazioni sindacali non rinunceranno però alla piazza: “Salviamo il turismo”, lo slogan scelto per rilanciare la lotta. Dai siti archeologici agli alberghi a Roma l’intero comparto è in crisi: in una delle città d’arte più belle del mondo ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio. 
 

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