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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

"A maggio solo 11 euro di disoccupazione": il baratro dei lavoratori stagionali di Fiumicino e Ciampino

Sono 4mila tra Fiumicino e Ciampino gli stagionali rimasti senza lavoro, lettera a Raggi e Montino: "Anche politica locale si occupi di noi, non siamo figli di un Dio minore"

Angelo fa l’addetto alla sicurezza a Fiumicino ma nessuno, almeno a breve, lo richiamerà per firmare il nuovo contratto; Francesca si occupa principalmente dell’assistenza ai passeggeri con ridotta mobilità in quel di Ciampino e da mesi è a casa così come Roberta che non vede l’ora di tornare ai banchi del check-in. La crisi da Coronavirus li ha lasciati tutti senza lavoro e con l’indennità mensile di disoccupazione agli sgoccioli. Come loro gli spedizionieri, gli agenti di rampa, gli addetti alle pulizie e al carico e scarico bagagli. 

Coronavirus, la crisi degli stagionali aeroportuali

Con la pandemia in corso e gli aeroporti con operatività ridotta ai minimi termini il mondo degli stagionali aeroportuali è in subbuglio. La ripresa è lontana, “si parla di Natale o della primavera 2021”, gli aiuti scarsi. 

Per loro, abituati a districarsi tra contratti a tempo di tre, sei mesi e talvolta anche meno, arrivare alla fine del mese è un’impresa, figuriamoci resistere fino a quando anche gli stagionali potranno rientrare a pieno regime nel complesso meccanismo degli aeroporti. 

“Il settore aeroportuale è al collasso, quest’anno nessuno di noi lavorerà. Lo Stato ci ha dimenticato, per noi non è previsto nessun aiuto” – è il grido che si leva dal Leonardo da Vinci e dal G.B. Pastine. Tra Fiumicino e Ciampino circa 4mila gli stagionali aeroportuali che chiedono “di essere tutelati”. 

Tra Fiumicino e Ciampino 4mila stagionali senza lavoro

“Al momento la sola risorsa che ci è rimasta è il sussidio di disoccupazione. Come gruppo, raccogliamo storie di ogni genere, madri sole, stagionali da anni con contratti mensili e disoccupazione in esaurimento, lavoratori che per il mese di maggio percepiranno 11,50€ di NASpI, altri che l’hanno già terminata, donne con mariti disoccupati, con figli a carico e affitto da pagare tutti i mesi” – scrivono in una lettera alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, e al sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, gli stagionali di Fiumicino e Ciampino che si sono riuniti in un gruppo Facebook. “Come potete lasciare sole tutte queste persone senza tendergli una mano in un momento come questo?” – la domanda. Il grido d’angoscia. 

C’è chi aspetta Natale per la fase 2, stagionali dell’aeroporto in crisi: “Siamo stati dimenticati”

I sindacati: "Stagionali aeroporto figli di un Dio minore"

Con loro i sindacati. “Il trasporto aereo continua ad essere il settore sul quale maggiormente si stanno abbattendo e si abbatteranno i devastanti effetti economici derivanti dall’emergenza sanitaria Covid 19. Non possiamo permettere che l’unica misura d’intervento risulti essere l’attivazione degli strumenti di sostegno al reddito che, non solo sono contingentati nell’utilizzo, ma attualmente risentono fortemente dei ritardi di una inaccettabile lunga fase burocratica e vengono applicati ad una circoscritta platea di interessati estromettendo i tanti lavoratori e lavoratrici a tempo determinato che continuano ad essere considerati ‘figli di un Dio minore’ rispetto alle azioni messe in campo dal Governo” – scrivono Cgil, Cisl, Uil e Ugl. 

Preservare le professionalità esistenti, i livelli salariali, i livelli occupazionali dei lavoratori e delle lavoratici e la tenuta delle aziende del settore: gli obiettivi indicati dalle sigle sindacali. “Non accettiamo e non ci arrendiamo all’idea che un settore altamente qualificato ed espressione di grandissima professionalità come il trasporto aereo non sia ancora al centro dell’agenda di lavoro di tutte le istituzioni, anche locali e della politica”.   


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