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Crisi Municipio XI, l'opposizione si compatta: iniziata la raccolta firme per presentare la sfiducia

Centrosinistra, centrodestra ed ex grillini raccolgono la sfida del presidente Torelli. Avviata la raccolta firme per presentare la mozione di sfiducia con l'incognita Sappia: "Voterà contro il suo ex presidente?"

Le dimissioni di Francesca Sappia stanno scuotendo le fondamenta del Municipio IX. La maggioranza ormai, nonostante il paradosso, è diventata nei numeri una minoranza. I tredici consiglieri passati all'opposizione sono infatti di più dei grillini rimasti in Aula. 

Il guanto di sfida

Il presidente Torelli però, invitato a non fare "il classico giapponese sull'isola", non ha accettato la proposta di presentare le dimissioni. Al contrario ha lanciato il guanto di sfida ai suoi oppositori: "Sfiduciatemi". E l'opposizione, dalla mattinata di venerdì 15 marzo, ha deciso di raccogliere l'invito.

Una questione di numeri

Bastano dieci firme per presentare una mozione di sfiducia. Ma i consiglieri dell'opposizione sono in tredici. Quindi, per evitare di scoprire le carte, centrodestra e centrosinistra potrebbero decidere di evitare di chiedere a tutti  consiglieri di sottoscrivere il documento. Anche perchè, se Torelli ha lanciato la sfida, è perchè evidentemente è convinto di poterla vincere.

Opposizione compatta

L'incognita vera e propria è rappresentata da Francesca Sappia. "Ha da poco lasciato la maggioranza, non sono così sicuro che già se la senta di sfiduciare Torelli" ha dichiarato più d'un capogruppo del Municipio XI. Tutte le altre forze sembrano invece compatte."Io l'ho appena firmata: non ha senso tenere un presidente che non ha più la maggioranza ha fatto sapere Daniele Calzetta, capogruppo di Forza Italia. Anche dalla Lega non ci sono problemi "Io mi sono confrontato con i vertici perchè, con i Cinque Stelle, c'è un accordo a livello nazionale. Ma è solo sul programma di governo, quindi ora vado a firmare e voterò la sfiducia" ha dichiarato invece Daniele Catalano.

L'ago della bilancia ed il fattore tempo

"Noi siamo compatti, impensabile che ci sia qualcuno del PD che non voterà la mozione di sfiducia" sta invece ripetendo da giorni l'ex minisindaco democratico Maurizio Veloccia.  Ed altrettanta convinzione sembra esserci tra i consiglieri che hanno già lasciato il gruppo penstastellato, da Marsella a Martone: "la voterò, con dispiacere ma la voterò - fa sapere anche l'ex grillina Maria Cristina Restivo - Il presidente non ha mai ascoltato i consiglieri più critici, la stessa Sappia aveva dato tanti segnali". Ed è proprio lei che sarà l'ago della bilancia. Ma in questi casi potrebbe svolgere un ruolo anche la variabile temporale. Tra la presentazione di una mozione e la sua discussione in aula trascorrono in media una ventina di giorni.

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