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Coronavirus, a Fiumicino chiuse le palestre scolastiche. Protestano le associazioni sportive: “Montino, ripensaci”

Per garantire salute e sicurezza di 12 mila studenti, il sindaco di Fiumicino ha chiuso le palestre scolastiche alle attività extracurriculari. Replicano i Verdi: “Scelta irrazionale. Ne beneficeranno solo i circoli privati”

Niente basket, pallavolo o danza fuori dall’orario scolastico. Il Sindaco Esterino Montino ha deciso che a Fiumicino, nelle scuole, le palestre saranno utilizzate solo nell’ora di educazione fisica.

La decisione di Montino

Con un apposito decreto, il numero uno del comune aeroportale, ha deciso di non concedere “a soggetti terzi” l’impiego delle palestre scolastiche. “La scelta è stata dettata dalla paura che possa diffondersi il Coronavirus all'interno di quelle che sono le cellule più sensibili della società, ovvero le nostre scuole, frequentate da 12 mila ragazzi e ragazze, di cui noi dobbiamo garantire salute e sicurezza” ha spiegato Esterino Montino. 

Una scelta divisiva

La decisione, però, è destinata a dividere. Il primo cittadino di Fiumicino ha tenuto a precisare che “sui canali social istituzionali” ci sono “tante persone” che “hanno sottolineato la giustezza della scelta fatta”. Ma d’altra parte è innegabile che ci siano anche molte critiche, soprattutto dal fronte delle associazioni sportive dilettantistiche che, da anni, impiegano quegli spazi per consentire, ai propri iscritti, l’esercizio fisico a costi popolari.

Le critiche

“È imbarazzante che il sindaco non tenga nemmeno in considerazione che i frequentatori delle attività sportive che si organizzano nel pomeriggio nelle scuole sono gli stessi alunni della mattina e i loro familiari” ha fatto notare Nando Bonessio, insegnante d’educazione fisica in pensione e Portavoce regionale dei Verdi. 

Insieme alla portavoce cittadina Silvana Meli, Bonessio ha invitato Montino a ritirare il proprio decreto “che non persegue in alcun modo la finalità di  contenere l’epidemia da Covid-19” e che va in controdendenza anche a quanto, ad esempio, ha suggerito di fare il MIUR. “La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha dichiarato la necessità che le strutture sportive scolastiche rimangano aperte al pomeriggio per le attività sportive delle ASD”hanno ricordato Bonessio e Meli.

Ipotesi ricorso

“Gli unici che trarranno beneficio da questa scelta irrazionale saranno i gestori delle palestre e dei circoli sportivi privati” hanno fatto notare i due portavoce dei Verdi che hanno annunciato di voler supportare le associazioni sportive nel caso dovessero decidere di appellarsi al TAR contro la scelta del Sindaco.

La replica di Montino

Non ha tardato ad arrivare la replica del Sindaco di Fiumicino. "Innanzitutto bisogna precisare che le palestre non sono chiuse. Rimangono aperte anche oltre l'orario scolastico, per attivita' extra curricolari a cui partecipano le ragazze e i ragazzi iscritti a quella scuola e che praticano sport con questa o quella associazione sportiva che opera all'interno della palestra stessa". Quindi in sostanza la limitazione c'è. Ma non è valida per tutti. Solo chi non è iscritto in quella data scuola, non può svolgere attività sportiva pomeridiana all'interno della relativa palestra.

Difende la sua scelta Montino. "Gli indici di contagio nel nostro territorio  - ha sottolineato il primo cittadino di Fiumicino - stanno toccando punte simili a quelle viste durante il lockdown". Non sembra quindi intenzionato a fare quel passo indietro che le Associazioni sportive dilettantistiche auspicavano. Però c'è uno spiraglio. Il sindaco del comune aeroportuale ha infatti sottolineato che la sua "Non e' una scelta definitiva", poihcè "è legata alla situazione di emergenza che ancora viviamo". Per cui se i contagi dovessero ridursi, è lecito attendere il ritiro del decreto. Al momento, però, resta valido.

Articolo aggiornato alle ore 16:20 del 29 agosto 2020

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