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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Corviale / Via Poggio Verde

La Regione vuole demolire il Serpentone di Corviale. La proposta in un incontro con il Comune

In una riunione tra il capo gabinetto regionale Pisano, quello comunale Stancanelli, il nuovo assessore Ciacciarelli, Zevi e Veloccia viene avanzata un'idea per riqualificare il Serpentone: "Hanno capito che è irrealizzabile"

Demolire il Serpentone di Corviale per ricostruire gli alloggi popolari in edifici separati, annullando l'effetto "alveare" che per molti versi è stato ed è uno dei fattori alla base del disagio sociale dal quale, faticosamente, il palazzone lungo un km di Roma ovest cerca di affrancarsi. L'idea è arrivata dal gabinetto del presidente del Lazio, Francesco Rocca, ma è già stata educatamente respinta dal Comune. 

I progetti per riqualificare Corviale che aspettano il via

A Corviale ci sono due progetti che dovrebbero essere portati a termine nei prossimi anni: uno è finanziato con i fondi del Pnrr, oltre 80 milioni di euro per riqualificare a livello energetico il Serpentone di 1 km che compone il blocco principale di alloggi Ater del quartiere. In totale circa 1.200 appartamenti, in parte occupati abusivamente, abitati da oltre 6.000 persone. L'altro progetto è ormai datato 2014 ed è "Rigenerare Corviale", vinto dall'architetta Laura Peretti: prevede l'aumento degli ingressi da 5 a 27, aree verdi, servizi, attraversamenti pedonali, una banda ultralarga a copertura dell zona, spazi pubblici comuni e una grande piazza. In totale 20 milioni di euro previsti. 

La proposta della Regione: "Demoliamo Corviale"

Secondo quanto risulta a RomaToday, quello di mercoledì scorso in Regione è stato un incontro abbastanza veloce, cordiale e di conoscenza. Da una parte il nuovo assessore regionale a urbanistica e casa, Pasquale Ciacciarelli, insieme al capo di gabinetto Giuseppe Pisano. Dall'altro gli assessori a urbanistica e patrimonio di Roma Capitale, Maurizio Veloccia e Tobia Zevi anche loro accompagnati dal capo staff del Sindaco, Alberto Stancanelli. A parlare quasi esclusivamente Pisano, che ha esposto un paio di idee della Regione rispetto alla riqualificazione di Corviale: "Ristrutturazione classica o demolizione e ricostruzione, con l'edificazione di stabili separati". Infattibile. 

Cicciarelli fa un passo indietro

Non tanto la ristrutturazione classica, che è già ampiamente prevista e per la quale ballano oltre 100 milioni di euro con cantieri che dovrebbero partire in meno di sei mesi, ma la demolizione: "Dove mettiamo tutte le famiglie coinvolte?" hanno fatto presente i rappresentanti della giunta Gualtieri. E poi: "Dove finiscono i progetti già in essere, se si cambia strategia?". Domande retoriche, quelle avanzate dagli assessori capitolini. Pisano ha tirato i remi in barca, Ciacciarelli - a quanto pare - non ha espresso particolari pareri a riguardo. Dalla Regione si è capito che non è questo l'approccio giusto per mettere le mani in una realtà complessa come il Serpentone. E così l'assessore Ciacciarelli e il capo di gabinetto Pisano hanno teso la mano: "Fateci sapere quali sono le vostre idee". Sicuramente far partire i lavori già previsti e finanziati, senza buttare tutto all'aria. 

Veloccia: "Abbattimento è solito refrain quando governa la destra"

Maurizio Veloccia, assessore all'urbanistica di Roma Capitale, ha ritenuto opportuno tornare sull'incontro avuto in Regione: "L'unico risultato di questa discussione - ha dichiarato - è quello di produrre il blocco di qualsiasi opera di riqualificazione e la distrazione dei relativi fondi, così come avvenne l'ultima volta con la giunta Polverini. L'abbattimento di Corviale è un refrain che ritorna solitamente quando la destra guida la Regione. Ho suggerito al mio omologo Ciacciarelli di non ripercorrere strade passate e invece proseguire nel risanamento avviato negli ultimi anni". Per l'assessore capitolino l'abbattimento del Serpentone non porterebbe solo problemi tecnici "rilevanti", vista la necessità di smaltire 750.000 metri cubi di cemento, ma anche altre spinose questioni come la ricollocazione degli abitanti e il dover ricostruire consumando un'enorme quantità di suolo "ed è difficilmente giustificabile viste le politiche messe in campo negli ultimi anni". Veloccia ricorda che da tre anni Ater sta realizzando 110 nuovi alloggi al posto di quelli creati abusivamente negli anni Ottanta e i fondi statali e Pnrr per l'efficientamento energetico. "Si ragioni sui veri due fronti da aggredire con unità di intenti e sinergia istituzionale: quelli della legalità e della mixitè sociale - conclude Veloccia - . Il problema fondamentale di questi quartieri è riuscire a estirpare quei grumi di illegalità che nel passato hanno dettato legge. Lo si fa restituendo dignità agli abitanti e lottando contro la criminalità: per questo è fondamentale riaprire il tavolo sulla legalità avviato a suo tempo dal Prefetto Gabrielli e che va ripristinato affinché le opere di riqualificazione siano volano anche per la Rigenerazione sociale di quei territori. Se si vuole impostare e continuare un lavoro di risanamento serio delle periferie Roma Capitale sarà a fianco della Regione Lazio - ha concluso l'assessore - per definire progetti, modalità e finanziamenti in un rapporto di leale collaborazione istituzionale a servizio dei romani". 

(Articolo aggiornato alle 12:40 del 3 aprile con le dichiarazioni dell'assessore Veloccia)

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