Sfila il corteo anti-migranti dei Sovranisti: "Stop invasione"
Alemanno e Storace in prima fila: "Via tutti i clandestini"
"Stop invasione" e "No ius soli": questi gli slogan potanti del corteo anti-migranti dei Sovranisti che ieri pomeriggio ha sfilato per le strade di Roma. I manifestanti sono partiti da Piazza della Repubblica per arrivare a Piazza San Silvestro dove la mobilitazione del Movimento Nazionale per la Sovranità Italiana contro "l'invasione degli immigrati" si è conclusa sulle note dell'inno nazionale.
Corteo dei Sovranisti a Roma: Alemanno in prima fila
In prima fila l'ex Sindaco di Roma, Gianni Alemanno: "Siamo qui per dire stop al governo Gentiloni, ha fatto già troppi danni. Ora basta, vogliamo andare a votare Gentiloni non si deve sognare di approvare lo Ius soli. Nei due anni di lassismo sono entrati più di 750mila clandestini: devono essere espulsi tutti e subito. Chiediamo che il centrodestra si schieri su queste grandi battaglie e che sia unito sul no allo Ius soli, no all'immigrazione clandestina e lavoro agli italiani" - ha detto dal palco il segretario del Movimento.
VIDEO | "Stop invasione", Alemanno e Storace presentano il corteo del 14 ottobre a Roma
Bandiere tricolore e slogan: "No ius soli"
Insieme a lui anche alcuni rappresentanti di Noi con Salvini e di Forza Italia, il cancelliere della chiesa ortodossa italiana autocefala Filippo Ortenzi e un rappresentante di associazioni di immigrati. Bandiere tricolore, cori e slogan: "Tutti i clandestini a casa della Boldrini", tra i più gettonati. Sugli striscioni il chiaro 'no' allo ius soli, "difendi la tua terra" e il richiamo al "lavoro per gli italiani".
Storace dal palco: "Stop invasione"
Un cambio di direzione netto sulle politiche legate all'immigrazione quanto chiesto dai Sovranisti: "Oggi in piazza è arrivata una marea di gente sono arrivate persone da tutta Italia a portare la rabbia di un popolo che non ce la fa a vedere l'invasione clandestina e a vedere la mancanza di lavoro. Andiamo avanti per vincere" - le parole del presidente del Movimento, Francesco Storace.
