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Migranti, precari e senza casa, il corteo degli "invisibili" riempie il Centro: "Diritti per tutti"

La manifestazione da piazza della Repubblica a quella del Popolo

Nonostante l'allerta 'infiltrati', si è svolto senza incidenti il corteo che dietro la rivendicazione 'Diritti senza confini' ha riempito le strade del Centro della città. Facchini, braccianti, studenti, precari, senza casa, rifugiati, badanti, disoccupati. Un fiume meticcio deciso a rivendicare "dignità e diritti". Nel mirino le politiche sulla sicurezza urbana, sull'immigrazione, quelle di austerità. 25 mila persone secondo gli organizzatori. 

Concentramento alle ore 14 in piazza della Repubblica, gli organizzatori segnalano un ritardo sulla tabella di marcia per via di controlli e identificazioni a numerosi manifestanti in viaggio sui pullman diretti a Roma. Oltre 100, spiegano, partiti da circa 40 città italiane. Dal Sud delle campagne e dei ghetti, dai poli della logistica sparsi in ogni regione, dal Nord-Est recentemente attraversato dalla 'Marcia per la dignità' dei richiedenti asilo di Cona. Dall'Italia delle periferie dell'emergenza abitativa, della precarietà diffusa, e delle scuole dell'alternanza con il lavoro. Dalle case di migliaia di italiani dove i "progressivi tagli al welfare" pesano sulle condizioni di altrettanti collaboratori domestici. "Siamo i dannati della globalizzazione, gli esclusi dalle politiche migratorie, i criminalizzati dalle politiche securitarie, siamo gli invisibili" si sente a più riprese. 

Il corteo è partito da piazza della Repubblica ed è arrivato a piazza del Popolo passando per piazza Barberini e via Sistina. Centinaia le realtà che hanno dato vita alla giornata di mobilitazione. Tra loro la Coalizione internazionale Sans-Papiers, migranti, rifugiati e richiedenti asilo, movimenti per il diritto all'abitare, forze sindacali e sociali, associazioni laiche e religiose. Moltissime quelle che lavorano a livello territoriale.

Tra le rivendicazioni il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari ai profughi a cui non è stata riconosciuta la protezione internazionale, la regolarizzazione di quanti di fatto lavorano da anni senza diritti, il rafforzamento del welfare distrutto "dalle politiche di austerità", l'introduzione di "un reddito minimo". Non manca la casa, o meglio, "un vero diritto all'abitare per tutti". 

Tra le mani bandiere e striscioni. Tanti slogan, un unico grido: "Diritti per tutti". Intorno alle 17 i manifestanti iniziano a riempire piazza del Popolo. Con la musica dal palco diventa quasi una festa. Oggi sono loro a parlare. "Questa è la nostra manifestazione" ripetono. 
 

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