Vendita Acea, Cgil Villaggio Mosé: "Luce alla democrazia"
"La Corte Costituzionale restituisce la voce ai cittadini italiani. Lo fa dichiarando incostituzionale l'articolo 4 del decreto legge 138"
La Corte Costituzionale restituisce la voce ai cittadini italiani. Lo fa dichiarando incostituzionale, quindi inammissibile, l'articolo 4 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011,https://www.orientamento.unisannio.it/public/decretox.pdf con il quale, il Governo Berlusconi, non tenendo conto del risultato referendario rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Questa sentenza blocca anche tutte le modificazioni successive, compresa quelle del Governo Monti. Finalmente la Corte Costituzionale ha ridato "luce" alla democrazia e voce al popolo italiano. La sentenza definisce chiaramente il vincolo referendario infranto con l'articolo 4 e dichiara che la legge approvata dal Governo Berlusconi violava l'articolo 75 della Costituzione. La sentenza ribadisce con forza la volontà popolare espressa il 12 e 13 giugno 2011 e rappresenta un monito al Governo del Professore Monti e a tutti i poteri forti che speculano sui beni comuni. Dopo la straordinaria vittoria referendaria,oggi si è chiarito definitivamente che deve deve essere rispettato quello che hanno scelto 27 milioni di italiani: l'acqua e i servizi pubblici devono essere pubblici. Il referendum è uno strumento di esercizio della sovranità popolare, sancita all'articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana, e l'esito referendario è una fonte del diritto che vincola i legislatori al rispetto della volontà del popolo.
Sono quattro le tipologie di referendum contemplate dalla Costituzione italiana: il referendum abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge, quello sulle leggi costituzionali e di revisione costituzionale, quello riguardante la fusione di regioni esistenti o la creazione di nuove regioni, quello riguardante il passaggio da una Regione ad un'altra di Province o Comuni. L'art. 1 della Costituzione afferma che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Con ciò il legislatore ha voluto dare la possibilità a tutti i cittadini di partecipare direttamente o indirettamente alle decisioni del governo. Da ieri 20 Luglio 2012,il popolo si è "ripreso" la sovranità.