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"Più rispetto per i diritti LGBT+": arrivano i corsi di formazione per i dipendenti capitolini

Obiettivo dei percorsi, rivolti ai lavoratori che hanno più contatto con l'utenza, è "accogliere in un clima di rispetto, competenza e professionalità, eliminando gli stereotipi e le discriminazioni"

I dipendenti di Roma Capitale dovranno imparare a essere rispettosi delle differenze legate all'orientamento sessuale, in particolare modo quelli che hanno più diretto contatto con l'utenza. Anagrafe, Polizia locale, Servizi sociali. Per questo il Campidoglio ha pensato per loro dei corsi preparatori, erogati dalla Scuola di formazione capitolina. In sostanza si tratta di insegnare ai lavoratori le basi dei diritti LGBT+. La proposta è contenuta all'interno di una nota, che RomaToday ha potuto visionare, datata 26 luglio, inviata dalla direttrice della scuola, dottoressa Adele Tramontano, e dalla dottoressa Antonella Caprioli a capo del dipartimento Pari opportunità, alle strutture di staff e territoriali e agli uffici del personale. 

L'iniziativa, si legge nel testo, è tra quelle "previste per la promozione di politiche inclusive" fissate dalla nuova amministrazione già nelle linee programmatiche votate lo scorso novembre a Consiglio appena insediato". Ricordiamo che la giunta Gualtieri alle tematiche di genere e alle differenze di orientamento sessuale, in chiave anti discriminatoria, ha dedicato una scrivania specifica e inedita: l'ufficio diritti LGBT+

I corsi di formazione - non obbligatori ma ai quali "si auspica la massima partecipazione" - sono pensati "per le operatrici e operatori interni che hanno più diretto contatto con la cittadinanza". E qui si citano uffici vari: anagrafe, Polizia locale, assistenti sociali, dipendenti degli sportelli Urp. L'obiettivo è far sì che i lavoratori "possano accogliere le/gli utenti e le loro esigenze in un clima di rispetto, competenza e professionalità, eliminando gli stereotipi e le discriminazioni basate su orientamento sessuale e sull'identità di genere che possono essere inconsapevolmente applicate durante la pratica professionale". 

Per chi aderisce, i corsi sono organizzati in due fasi: una prima con dei brevi contribuiti video realizzati "da personalità accademiche ed esperte in materia", da poter consultare con tempistiche a piacere, una seconda in modalità sincrona nella quale le tematiche vengono affrontate più nel dettaglio. 

"Dipendenti considerati ignoranti e senza professionalità"

L'iniziativa però non piace a tutti. Interpellato sul caso, commenta con toni duri il consigliere della Lega Fabrizio Santori. "Pur non essendo obbligatori per il personale, corsi del genere appaiono un boomerang che va a schiantarsi sul concetto stesso di inclusione e solidarietà. Forse dunque qualche dipendente capitolino è stato accusato di aver discriminato per l'orientamento sessuale persone che si sono  presentate negli uffici o agli sportelli? Non ci risulta. Ci appare invece chiaro che il Campidoglio considera purtroppo i suoi dipendenti come persone grette, ignoranti, arretrate, senza cultura e, naturalmente, senza professionalità. È un fatto grave, una sorta di discriminazione al contrario. I soldi per la formazione potrebbero essere spesi meglio". 

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