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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Coronavirus, con ritorno a scuola trasporti pubblici rischiano il collasso: “Sindaca, serve un’ordinanza”

Il rientro in aula aumenterà il numero dei passeggeri sui mezzi pubblici. Difficile così mantenere il distanziamento sociale. Calcerano (Verdi): “Raggi deve convocare un tavolo per concordare aperture differenziate degli uffici”

Il 14 settembre, dopo una lunga assenza causata dal nuovo Coronavirus, gli studenti torneranno a seguire le lezioni in presenza. Per rientrare in aula, molti di loro, utilizzeranno i mezzi pubblici. Cosa che, inevitabilmente, comporterà un aumento nel numero dei passeggeri.

Il ritorno a scuola

L’Agenzia per la mobilità, coerentemente con quanto fatto dal mese di aprile, ha predisposto uno studio in grado di analizzare, in maniera anche piuttosto dettagliata, l’impatto del Covid sul sistema di trasporto pubblico. L’ultimo di questi studi riguarda gli “scenari di previsione per il ritorno a scuola”.

Il dato da cui bisogna partire è quello del numero degli iscritti alle scuole romane. Sono 330mila a cui si aggiungono quelli universitari (170mila, ma i frequentanti sono circa 42500). Insomma dal 14 settembre ci sarà una quota considerevole di persone che, per raggiungere le relative classi, proverà a prendere i mezzi pubblici. 

Video - Scuola sicura al tempo del Covid

Lo scenario

Lo studio si concentra principalmente sulle metropolitane e offre utili raffronti sugli scenari di luglio e su quellio che si presume sia il ricorso alle tre linee di metro da metà settembre. 

“Nelle ultime settimane dello scorso mese di Luglio per le tre linee metropolitane sono state registrate oltre 300.000 validazioni giorno”  si legge nello studio, con “circa 5.000 passeggeri per la tratta Anagnina ‐ Battistini nell’ora di punta e la presenza di circa 300 viaggiatori” per treno. Questo è quanto accadeva in un momento in cui, molti romani, avevano iniziato ad andare in vacanza. E, soprattutto, le scuole, erano chiuse. Ma l'Agenzia per la Mobilità ha fatto anche delle previsioni per settembre. Con la ripresa delle scuole, la presenza di passeggeri per ciascun treno, sulla linea metropolitana in esame, sale a  “circa 500 viaggiatori”, un numero che desta preoccupazione perchè è "vicino al massimo attualmente previsto dalle disposizioni amministrative in materia”.

Gestione complicata

Uno scenario del genere, oltre a rendere “difficile la gestione dei flussi all’interno delle stazioni e dei contingentamenti in ingresso dei viaggiatori ” porta anche un’altra conseguenza. Se la previsione dovesse rivelarsi corretta, infatti, i treni finirebbero per essere molto affollati, quindi “senza margini operativi di gestione”  di quotidiane anomalie del servizio che possono essere legate ad esempio alla soppressione di una corsa oppure ad un malore a bordo.

"Con la ripresa delle scuole il 14 settembre oltre il 25% delle 6.438 fermate bus di superficie disseminate su tutto il territorio comunale sarà a rischio assembramento, e con il ritorno degli studenti, anche i convogli delle linee metro A, B e C sono destinati a saturarsi: tra Anagnina e Battistini nell'ora di punta  i passeggeri aumenteranno da 5.000 a 8.000” hanno ricordato Gugliemo Calcerano e Silvana Meli, portavoce romani dei Verdi.

Tavolo tecnico e ordinanza

Cosa fare dunque? Nelle sue conclusioni, l’Agenzia della Mobilità suggerisce di convocare “un tavolo di lavoro con gli enti preposti al fine di mettere in atto le azioni necessarie a supportare i servizi che potrebbero allegerire tali carichi, con particolare riferimento alle fasce di punta”. Dello stesso avviso sono anche i portavoce dei Verdi.

"Con ATAC paralizzata, in concordato preventivo, l'unica possibilità per arginare l'emergenza è una rigida regolamentazione differenziata degli orari di uffici pubblici, scuola, commercio, servizi". Per riuscirvi, in una città piena di dipendenti ministeriali "la Sindaca dovrebbe immediatamente chiedere la convocazione di un tavolo tecnico con tutti i ministri competenti, per concordare le aperture in orari differenziati, a cui far seguire un'ordinanza" hanno sottolineato i Verdi.  Non è molto diverso dal suggerimento arrivato dall'Agenzia della Mobilità. Qualcosa si è già iniziato a fare ma il tempo però è tiranno. Le scuole ripartono tra meno di tre settimane. In assenza di provvedimenti, il rischio di affollamento, di autobus e metropolitane, è molto concreto. 

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