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Agricoltura in crisi, la Regione in soccorso degli operatori: fondi per sviluppare le consegne a domicilio

La Regione invita a consumare “prodotti del Lazio” e ARSIAL stanzia 250mila euro per le aziende agricole che consegnano a domicilio. Intanto Coldiretti fa la conta dei danni causati dal gelo

Il periodo è difficile per chi opera nel settore agricolo. Già la contrazione dei consumi causata dalla chiusura di ristoranti ed attività ricettive, non era stata indolore. Ma non ci sono solo i problemi provocati dal nuovo Coronavirus. A peggiorare il quadro ha contribuito il maltempo che, tra la fine di marzo e gl’inizi di aprile, non ha risparmiato le campagne. 

Fondi per chi consegna a domicilio

Le conseguenze generate dal Covid-19 e quelle originate dalle basse temperature, rischiano di far pagare un conto salato al comparto agricolo. Per questo la Regione ha deciso di fare la propria parte. Dalla prossima settimana sarà infatti pubblicato  un bando che prevede di sostenere i produttori locali che stanno aiutando, i consumatori a restarsene a casa. “La Regione Lazio è pronta a mettere a disposizione un fondo di 250mila euro per aiutare le aziende agricole del territorio a consegnare a domicilio i propri prodotti” ha annunciato Antonio Rosati, il presidente dell’ l’agenzia regionale per lo sviluppo dell’agricoltura nel Lazio. Il bando, ha poi aggiunto, “darà sostegno ai tanti agricoltori che nonostante le difficoltà non si fermano. E se avremo tante richieste  -ha sottolineato Rosati - aumenteremo le risorse".

A chi è rivolto lo stanziamento

Il bando prevede “prevede uno finanziamento immediato a fondo perduto di una somma fino a 5mila euro alle singole aziende agricole e fino a 10mila euro per piu' aziende agricole associate, consorzi, cooperative e organizzazioni professionali. Soldi che serviranno per sostenere il trasporto a casa dei prodotti, per contribuire alle spese di carburante o l'acquisto di un furgoncino, o alla creazione di un sito di e-commerce” ha chiarito il numero uno di Arsial, precisando anche che, per snellire la burocrazia, “le aziende agricole confinanti o che vorranno associarsi in questa operazione, potranno farlo con una semplice autocertificazione”. Il resto, per sostenere la produzione locale, dovranno provare a farlo i consumatori. Anche perchè, il maltempo, ha messo a dura prova i produttori del territorio.  

Agricoltura biologica e sviluppo rurale: il bando regionale

I danni causati dal freddo

Coldiretti Lazio ha provato ad elencare quali sono state le principali colture a subire dei danni. L’ultima coda dell’inverno si è fatta sentire in tutta la Regione. A farne le spese sono sate le coltivazioni di asparagi, carote, carciofi, finocchi, rape e bietole giù pronte per la raccolta. Nella provincia di Roma ne hanno risentitole patate di Maccarese, ma gli effetti sono stati avvertiti anche nelle altre zone rurali, causando la morte delle gemme e dei primi frutti che erano iniziati a sbocciare sugli alberi di mele, pere, pesche, albicocche. 

Il made in Lazio

In un contesto che era già delicato prima delle ultime gelate, occorre mettere in campo iniziative per andare incontro alle esigenze dei produttori agricoli. “E’ fondamentale favorire il Made in Lazio, soprattutto in questo periodo e comprare le eccellenze italiane. I consumatori – ha osservato David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio - devono pretendere da supermercati e grande distribuzione, la presenza sugli scaffali di prodotti locali e hanno tutto il diritto di conoscerne la provenienza”.  

L'appello della Regione

La richiesta di aiuto è stata subito intercettata dalla Regione. "In queste settimane incredibili – ha dichiarato il vicegovernatore Daniele Leodori - possiamo dare il nostro contributo a tenere in piedi l'economia, le aziende dei territori del Lazio, gli allevamenti, i produttori della filiera agroalimentare. Il Made in Lazio – ha aggiunto il numero due della Regione – è un'eccellenza del Made in Italy che è l'eccellenza del Mondo.  Acquistiamo, consumiamo le produzioni del Lazio. Cerchiamo la qualità a metri-zero, ce la portano anche a casa. Uniti, anche a tavola, vinciamo”. Per portare a casa il risultato, non bastano però le iniziative di Arsial e gli appelli della Regione. Occorre ottenere anche il contributo dei consumatori. Come fare? Un modo banale, ma efficace, è quello di controllare l'etichetta sui prodotti. La difesa del comparto agricolo laziale passa anche dalle scelte degli acquirenti. 

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