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Coronavirus, la crisi economica si abbatte sulle famiglie: “Serve banco del mutuo soccorso”

La proposta dell’UGL Polizia Locale alla Sindaca Raggi affinchè le merci deperibili invendute siano destinate a nuclei fragili: “Intervenire subito, prima che problema diventi emergenza”

 Gli effetti dell’epidemia da Coronavirus si ripercuotono sulle famiglie e sulle loro condizioni economiche: viste la chiusura di attività produttive e commerciali e il ferreo divieto alla mobilità sono in aumento i nuclei familiari in difficoltà. 

Tante le richieste di solidarietà sociale lanciate dai municipi e dalle associazioni di volontariato per supportare le persone più fragili. 

Coronavirus, gli effetti economici sulle famiglie

“Nella casistica, purtroppo, non ci sono solo le già classificate categorie seguite dai Servizi Sociali comunali e municipali come gli anziani, i disabili, i minori ma, oggi, - sottolineano il coordinatore romano dell’UGL Polizia Locale, Marco Milani, e il segretario provinciale di Roma, Sergio Fabrizi - anche famiglie che fino a qualche settimana fa potevano contare su entrate da lavoro, seppur precario o autonomo, che oggi non possono svolgere, anche perché soltanto collocati in cassa integrazione o altri ammortizzatori sociali non sempre sufficienti al fabbisogno familiare”. 

Coronavirus, un Banco del Mutuo Soccorso per famiglie in difficoltà

Da qui l’appello alla Sindaca di Roma e della Città Metropolitana, Virginia Raggi, affinché, alle già attivate azioni di supporto sociale, istituisca, “da subito prima che il problema diventi emergenza”, una tangibile azione di aiuto alle famiglie in difficoltà. I sindacalisti reclamano la creazione di un Banco di Mutuo Soccorso presso i maggiori centri commerciali dell’area metropolitana di Roma dove possano essere raccolti generi di prima necessità da parte di privati cittadini e dagli stessi centri commerciali e da altri esercizi autorizzati all’apertura, delle merci deperibili invendute e altrimenti destinati alla distruzione. 

Coronavirus, vigili per generi alimentari a domicilio

La successiva distribuzione domiciliare, suggerisce l’UGL PL, potrebbe essere affidata alla Polizia Locale secondo la pianificazione coordinata dei Servizi Sociali e Protezione Civile comunale. 

“Una tale iniziativa farebbe sentire concreta la presenza delle Istituzioni ed accrescerebbe sostanzialmente il senso di comunità e senso civico che, in questo difficile momento storico, potrebbe fungere da contenimento di una futura incontrollabile implosione dell’equilibrio della convivenza collettiva”. 
 

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